Fastweb:
risultati 30-09, clienti mobili a quota 330mila
-
Nei primi nove mesi 2010 ricavi a 1.405,2 milioni di euro (+2,9% YoY)
- EBITDA a 410,5 milioni di euro (+1,5% YoY), Utile netto a 10,7 mln euro
- 67.800 nuovi clienti broadband nei nove mesi, 1.711.800 abbonati al 30-09
- 120.000 nuove SIM attive per un totale di 330.000 a fine periodo (+57%).
6 novembre 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di FASTWEB S.p.A.ha approvato
i dati finanziari al 30 settembre 2010.
La
crescita netta dei clienti broadband nei primi nove mesi è stata pari a
67.800 abbonati, portando il numero complessivo dei clienti al 30 settembre
2010 a 1.711.800, con un incremento del 4% rispetto al dato di fine 2009. Resta
sostanzialmente immutata la ripartizione fra clientela residenziale e business
(rispettivamente 80% e 20%).
- Per quanto riguarda i clienti del servizio mobile, rivolto prevalentemente alla
customer base di FASTWEB, la crescita è stata pari a 120.000 nuove Sim
attive nei nove mesi. Le Sim attive al 30 settembre 2010 erano pari a 330.000,
in progresso del 57% rispetto alle 210.000 del 31 dicembre 2009 (Consumer e SME).
- Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi consolidati sono ammontati a 1.405,2
milioni di euro, con un incremento del 2,9% rispetto a 1.364,9 milioni di euro
nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Positiva la dinamica del terzo
trimestre, con ricavi a 470,5 milioni di euro, pari a un incremento del 5,5% rispetto
ai 446,1 milioni di euro nel corrispondente periodo dello scorso anno.
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Escludendo le voci straordinarie
(tra cui l'impatto delle nuove regole di contabilizzazione dei ricavi introdotte
a inizio anno), la crescita dei ricavi nei nove mesi sarebbe pari al 5.1%, a conferma
che il business ricorrente continua a crescere.
- La Business Unit Consumer ha fatto segnare ricavi nel trimestre pari a 180,0
milioni di euro, segnando una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del
2009.
- La Business Unit SME ha registrato ricavi per 92,5 milioni di euro, con una
contrazione del 7% rispetto al terzo trimestre 2009. Tale performance è
stata condizionata da un elevato livello di churn che ha eroso il beneficio dell'acquisizione
di nuovi clienti sia in termini di numero di abbonati sia del loro livello di
spesa.
- L'andamento dei ricavi riflette anche il graduale riposizionamento della customer
base attraverso adeguamenti di prezzo selettivi che hanno contribuito alla riduzione
dell' ARPU.
- La Business Unit Executive
(che a partire dal secondo trimestre 2010 non include più le attività
wholesale) ha registrato nel corso del trimestre ricavi pari a 142,0 milioni
di euro, rispetto a 119,4 milioni di euro nel corrispondente periodo 2009, una
crescita del 19% che conferma il trend che ha caratterizzato i trimestri precedenti
e che rafforza ulteriormente la posizione di principale alternativa all'incumbent
nel mercato delle grandi aziende e della Pubblica Amministrazione con una market
share del 17.5%.
- Malgrado il contesto
economico complesso, nel terzo trimestre la business unit Executive ha incrementato
il valore degli ordini del 35% rispetto allo stesso periodo 2009 grazie a un tasso
di successo nell'acquisizione di nuovi ordini prossimo al 70%. Un importante contributo
a questi risultati deriva anche dal successo della soluzione di Unified Communication
che rappresenta oltre il 20% del valore dei nuovi ordini.
- FASTWEB Wholesale
S.r.l., la neo costituita società alla quale il 28 giugno 2010 è
stato conferito il ramo d'azienda attivo nel mercato wholesale precedentemente
posseduto e gestito da FASTWEB S.p.A., ha registrato ricavi pari a 56,1 milioni
di euro nel terzo trimestre 2010.
- Alla luce delle dinamiche di crescita delle tre divisioni commerciali, i ricavi
consolidati del terzo trimestre sono stati generati nella misura del 38% dalla
Business Unit Consumer, mentre le Business Unit SME ed Executive hanno contribuito
rispettivamente per il 20% e il 42%.
- L'EBITDA consolidato dei nove mesi è stato di 410,5 milioni di euro (pari
al 29,2% dei ricavi consolidati), in crescita dell'1,5% rispetto ai 404,4 milioni
di euro del corrispondente periodo 2009.
- Nel terzo trimestre l'EBITDA è stato pari a 140,2 milioni di euro, rispetto
a 139,4 milioni di euro nel corrispondente periodo 2009, segnando un aumento dello
0,5%. Il margine del terzo trimestre è stato pari al 29,8% dei ricavi.
Escludendo le voci straordinarie, la crescita dell'EBITDA nei nove mesi sarebbe
pari al 4.1%.
- Il risultato operativo consolidato (EBIT) nei primi nove mesi 2010 è
stato positivo per 84,5 milioni di euro, rispetto a 111 milioni di euro nel corrispondente
periodo 2009. Gli ammortamenti e le svalutazioni nei nove mesi sono stati complessivamente
di 326,1 milioni di euro, rispetto a 293,3 milioni di euro nello stesso periodo
2009.
- L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'anno è stato pari
a 10,7 milioni di euro, e a 3,9 milioni di euro nel terzo trimestre.
Gli investimenti sono stati pari a 302,5 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre,
in calo del 3% rispetto all'anno precedente.
- L'aumento dei ricavi e il livello degli investimenti hanno determinato un positivo
andamento del rapporto tra investimenti e ricavi che è stato del 22% nei
primi nove mesi dell'anno.
- L'indebitamento finanziario netto a fine settembre era di 1.534,4 milioni di
euro.
- Nei primi nove mesi il flusso di cassa netto è stato negativo per 89,8
milioni di euro a causa del riacquisto di crediti fiscali ceduti a istituti bancari
nel secondo trimestre e dell'andamento del capitale circolante.
- Le nuove regole di contabilizzazione dei ricavi, introdotte nel primo trimestre
2010, hanno avuto un impatto negativo sui risultati dell'anno in corso. Adottando
le stesse regole utilizzate negli esercizi precedenti, i ricavi e l'EBITDA nei
nove mesi rappresenterebbero rispettivamente il 73% e il 74% dei target di fine
anno, indicando che, a parità di regole di contabilizzazione, la guidance
dell'anno sarebbe raggiungibile.
Eventi di rilievo
- a settembre, FASTWEB
ha annunciato il lancio di FIBRA100, l'offerta a 100 Mbps che FASTWEB offre
a 2 milioni di famiglie e aziende raggiunte dalla rete in fibra ottica nelle città
di Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Bari. Si tratta della prima
offerta di banda ultralarga sul mercato italiano con la quale FASTWEB ha confermato
il suo posizionamento di leader nell'innovazione e nella tecnologia sul mercato
italiano.
- l'8 settembre il Consiglio
di Amministrazione di Swisscom ha deciso di sottoporre agli azionisti di minoranza
di FASTWEB, attraverso la propria controllata Swisscom Italia, un'Offerta Pubblica
di Acquisto avente a oggetto la totalità delle azioni FASTWEB, rappresentative
del 17,918% del capitale della stessa FASTWEB, per un corrispettivo d'offerta
di 18 euro per azione. Swisscom intende rilevare tutte le restanti quote di minoranza
di FASTWEB e ottenere la revoca del titolo dalla quotazione presso la Borsa di
Milano. L'esborso complessivo ammonta a 256 milioni di euro.
- il 21 ottobre, in
una lettera inviata all'AGCOM, la Commissione europea ha invitato l'Autorità
italiana a riesaminare i propri calcoli sulla proposta di aumento delle tariffe
di unbundling, utilizzando i dati di una società efficiente che gestisce
una rete in rame di nuova costruzione. I prezzi risultanti dovranno fornire indicazioni
di investimento chiare sia a chi richiede sia a chi fornisce l'accesso e garantire
ai consumatori prezzi equi per l'accesso a internet ad alta velocità. Come
previsto dalla normativa UE in materia di telecomunicazioni, l'AGCOM è
invitata a "tenere nella massima considerazione" le osservazioni della
Commissione.
- nella riunione del
2 Novembre, il Consiglio di Amministrazione di FASTWEB S.p.A., con il parere favorevole
del Comitato di Controllo Interno, ha approvato la concessione di un nuovo finanziamento
da parte della controllante Swisscom Italia S.r.l. (ancora da perfezionare) in
favore di FASTWEB per complessivi 150 milioni di euro.
- il finanziamento
ha scadenza luglio 2012 e il tasso di interesse – più favorevole
rispetto alle attuali condizioni di mercato - sarà calcolato sulla base
di un tasso variabile EURIBOR, oppure, un tasso fisso “ Interest Rate Swap”
per il periodo di interesse stabilito, aumentato di uno spread calcolato sulla
base del rapporto di “Indebitamento finanziario netto e EBITDA consolidato.
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