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Fastweb e TIM: partership per fibra nazionale su rete FTTH
27 luglio 2016
- Fastweb e Tim hanno avviato una partnership strategica finalizzata alla costruzione
di una rete FTTH (Fiber to the Home) capace di garantire velocità
di almeno 1 Gigabit al secondo. I
lavori di costruzione dell’infrastruttura e di posa delle fibre saranno
realizzati attraverso una joint venture co-partecipata dalle due aziende rispettivamente
al 20% e all’80% con l’obiettivo di collegare in fibra ottica 3 milioni
di unità abitative nelle principali 29 città già coperte
in FTTC (Fiber to the Cabinet) entro il 2020, per un investimento complessivo
previsto di 1,2 miliardi di euro.
La joint venture realizzerà
per conto delle due società le opere civili e di posa delle fibre ottiche
lungo la rete secondaria (dagli armadi di strada sino alla casa del cliente) consentendo
a ciascuno dei due operatori di condividere i costi di scavo, di stabilire gli
standard di qualità della propria rete e di offrire servizi sempre più
performanti: una scelta che garantisce flessibilità operativa, rapidità,
controllo e performance.
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- Entrambi gli operatori forniranno
servizi di accesso all’ingrosso a banda ultralarga, aumentando sensibilmente
il livello di competizione di questo segmento.
- La joint venture si
finanzierà con debito e con equity. L’impegno diretto di Fastweb
si limiterà a circa 55 milioni nei prossimi quattro anni, autofinanziati
con i propri flussi di cassa. Il profilo di Capex di Fastweb non cambierà.
- Grazie a questo accordo,
entro il 2020 Fastweb porterà il numero di unità abitative e sedi
business coperte dalla propria rete FTTH dagli attuali 2 milioni a 5 milioni,
cioè il 20% della popolazione italiana. Le nuove connessioni fino alla
casa del cliente saranno realizzate sfruttando l’infrastruttura in fibra
già posata da Fastweb fino all’armadio di strada e quindi non comporteranno
alcuna duplicazione di investimenti e saranno complementari rispetto all’architettura
fin qui sviluppata.
- Il piano di Fastweb
per estendere la banda ultralarga al 50% della popolazione entro il 2020 è
confermato. Tuttavia, grazie all’accordo con Tim, il mix cambierà:
il footprint FTTC passerà da 5,5 milioni di abitazioni e imprese a fine
2016 a 8 milioni (invece di 11 milioni previsti inizialmente) mentre la copertura
FTTH salirà da 2 a 5 milioni.
Alberto Calcagno, CEO
di Fastweb, ha commentato: “Grazie a questo accordo Fastweb conferma
il proprio impegno nello sviluppo infrastrutturale del paese attraverso un progetto
industriale in cui l’azienda sarà protagonista. La nostra posizione
nel mercato della banda ultralarga, nel quale siamo co-leader, si rafforzerà
ulteriormente grazie alla qualità e alla velocità di connessione
che forniremo ai nostri clienti.”
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- Pagina
Tim
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