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TIM
sperimenta a Torino 'Full Duplex Relay' per LTE e futuro 5G
In anteprima mondiale la tecnologia
“Full Duplex Relay” può raddoppiare la capacità della
rete LTE in ottica 5G
22 gennaio 2016
- TIM sperimenta, prima al mondo, la tecnologia Full Duplex Relay che raddoppia
la capacità trasmissiva dell’attuale rete LTE e in futuro
di quella 5G.
Il
test, realizzato nei pressi della città di Torino in collaborazione con
la start up americana Kumu Networks, ha consentito di provare in ambiente
live la soluzione self-backhauled small cell 4G con la tecnologia Full Duplex,
grazie alla quale un ripetitore intelligente è in grado di trasmettere
e ricevere il segnale mobile sulla stessa frequenza, raddoppiando appunto la capacità
trasmissiva della rete.
Si tratta di una soluzione
che consente di far viaggiare in contemporanea le trasmissioni mobili in downlink
e uplink, anche se di intensità diversa, ed è applicabile anche
sulle attuali reti 4G con l’utilizzo di small cell in aree dove non è
disponibile una soluzione di backhaul tradizionale.
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Kumu
Networks ha sviluppato questa innovativa tecnologia che consente di
superare l’auto-interferenza del segnale mobile e di raddoppiare l’efficienza
dello spettro radio. Il Full Duplex è infatti riconosciuto a livello internazionale
come uno dei più importanti e promettenti sistemi per abilitare la rete
5G. La sperimentazione ha avuto già la sua prima dimostrazione lo scorso
giugno in laboratorio a Torino, presso il TILab di TIM.
“Siamo molto orgogliosi di annunciare questo primo test “live”.
Ancora una volta, TIM dimostra la sua capacità e il suo impegno per contribuire
all’innovazione a livello mondiale, confermando la sua leadership nelle
attività di ricerca e sviluppo sull’ultrabroadband di nuova generazione
- dichiara Gabriela Styf Sjoman, Responsabile Engineering & TILAB di TIM -
La tecnologia 5G è l’evoluzione fondamentale della rete verso
Digital Services più avanzati, e il nostro impegno non è solamente
definire gli standard, ma anche contribuire alla realizzazione di iniziative determinanti
per creare un eco-sistema efficace per i Digital Services, che includa la rete,
piattaforme aperte e servizi. Torino apporta un fondamentale contributo alla ricerca
di tale eco-sistema ed è ancora una volta capitale dell’innovazione
grazie alla collaborazione con le Università e le più avanzate aziende
del settore”.
A partire dal 2020 il 5G introdurrà
sul mercato nuovi servizi, non solo per le comunicazioni person to person, ma
anche per quelle di milioni di sensori collegati agli oggetti ad Internet. La
tecnologia 5G si caratterizza non solo per la velocità che in futuro
potrà raggiungere punte massime nell’ordine di decine di Gbit/s (centinaia
di volte maggiore del 4G), ma anche per la capacità di connettere fino
a centinaia di migliaia di device per chilometro quadrato con prestazioni di latenza
bassissima, dell’ordine del millisecondo.
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