Apple
annuncia progressi per ResearchKit Gli studi integrano dati genetici per depressione post-partum,
asma e malattie cardiovascolari
21 marzo 2016 - Apple ha annunciato oggi l’introduzione di miglioramenti
per il framework open source ResearchKit, che consente di integrare nelle
app per iPhone dati genetici e una serie di esami medici solitamente condotti
in uno studio medico. I ricercatori medici stanno adottando queste nuove funzioni
per progettare studi mirati per disturbi e patologie che colpiscono miliardi di
persone in tutto il mondo e per raccogliere tipologie di dati più specifiche
dai partecipanti. “Il riscontro su ResearchKit è stato fantastico. Molti studi ResearchKit
sono divenuti i più grandi nella storia letteralmente da un giorno all’altro,
e i ricercatori stanno ottenendo un quadro più esaustivo ed effettuando
scoperte che non erano possibili prima d’ora,” ha dichiarato Jeff
Williams, Chief Operating Officer di Apple. “I ricercatori medici di
tutto il mondo continuano a usare l’iPhone per trasformare ciò che
sappiamo di patologie complesse e, grazie al supporto costante da parte della
community open source, le opportunità per l’iPhone nel campo della
ricerca medica sono infinite.” ResearchKit trasforma l’iPhone in uno strumento potente per la ricerca
medica, aiutando dottori, scienziati e altri ricercatori a raccogliere i dati
dei partecipanti con maggiore frequenza e precisione, in ogni parte del mondo,
grazie alle app per iPhone.
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I pazienti che partecipano
a questi studi basati su app possono usufruire di una procedura interattiva per
fornire il proprio consenso informato, completare facilmente le attività
previste o inviare risposte ai sondaggi e scegliere come condividere con i ricercatori
i dati relativi alla propria salute, contribuendo così alla ricerca medica
nel modo più semplice possibile.
Poiché ResearchKit è stato fornito come open source, qualsiasi sviluppatore
può progettare rapidamente a uno studio clinico per iPhone. Possono inoltre
sfruttare il codice software disponibile e contribuire con le loro attività
alla crescita della comunità, aiutando altri ricercatori a sfruttare al
meglio questo framework. Utilizzando un nuovo modulo appena messo a disposizione
della comunità open source, i ricercatori possono ora integrare dati genetici
nei propri studi, in modo semplice, economico e intuitivo. Progettato
da 23andMe, questo modulo permette a chi prende parte a uno studio clinico di
utilizzare facilmente i propri dati genetici per contribuire alla ricerca medica.
I ricercatori stanno inoltre collaborando con il National Institutes of Mental
Health alla distribuzione di “kit salivari”, che consentiranno di
esaminare i partecipanti sulla base di una serie di risultati dei sondaggi. “C’è ancora molto da imparare sulla depressione post-partum
e potrebbe essere proprio il DNA a fornirci un quadro più completo sul
perché alcune donne ne accusano i sintomi e altre no,” ha affermato
Samantha Meltzer-Brody, MD-MPH e direttrice del Perinatal Psychiatry Program presso
l’UNC Center for Women’s Mood Disorders. “Con ResearchKit,
e ora con la possibilità di incorporare dati genetici, possiamo coinvolgere
negli studi donne di diverse aree geografiche e fasce demografiche, per analizzare
così la firma genetica della depressione post-partum e individuare terapie
più efficaci.” “Raccogliere questo tipo di informazioni aiuterà i ricercatori
a determinare gli indicatori genetici di specifici disturbi e patologie,”
ha dichiarato Eric Schadt, PhD, the Jean C. and James W. Crystal Professor of
Genomics presso la Icahn School of Medicine del Mount Sinai, e direttore e fondatore
dell’Icahn Institute for Genomics and Multiscale Biology. “Prendiamo
per esempio l’asma. ResearchKit ci sta permettendo di studiare la popolazione
interessata in maniera molto più ampia rispetto al passato e, grazie alla
grande quantità di dati che siamo in grado di raccogliere attraverso l’iPhone,
comprenderemo in che modo fattori come ambiente, posizione geografica e geni influenzano
l’andamento della patologia e la risposta alle terapie di ciascun paziente.” Studi ResearchKit che integrano dati genetici: - Depressione post-partum: PPD Act è un nuovo studio basato
su app che si avvarrà di test genetici per comprendere perché alcune
donne accusano i sintomi della depressione post-partum esaminandone il corredo
genetico. Guidato dalla facoltà di Medicina della University of North Carolina
e dall’international Postpartum Depression: Action Towards Causes and Treatment
Consortium, PPD Act fornirà alle partecipanti l’accesso a un “kit
salivare” messo a disposizione dal National Institutes of Mental Health.
- Malattie cardiovascolari: sviluppata dalla Stanford Medicine, l’app
MyHeart Counts utilizzerà dati genetici ottenuti dagli utenti di 23andMe
per determinare la predisposizione a malattie cardiache e per valutare in che
modo il livello di attività fisica e lo stile di vita dei partecipanti
influiscono sulla salute cardiovascolare. Studiando tale relazione su un’ampia
scala, i ricercatori si augurano di poter comprendere meglio come mantenere un
apparato cardiocircolatorio più sano.
- Asma: l’app Asthma Health, progettata per monitorare gli schemi
dei sintomi nell’individuo e per identificarne le potenziali cause scatenanti,
utilizzerà i dati genetici ottenuti dagli utenti di 23andMe per aiutare
i ricercatori a comprendere meglio come personalizzare le terapie per l’asma.
Asthma Health è stata progettata dalla Icahn School of Medicine del Mount
Sinai e da LifeMap Solutions.
I ricercatori continuano a migliorare costantemente ResearchKit e contribuiscono
al framework con nuovi moduli che portano esami da studio medico nelle app per
iPhone. I contributi più significativi includono: la possibilità
di studiare l’audiometria tonale; misurazione dei tempi di reazione fornendo
uno stimolo noto a una risposta nota; valutazione della velocità di elaborazione
delle informazioni e della memoria di lavoro; la Torre di Hanoi, un rompicapo
matematico impiegato per gli studi cognitivi; test di deambulazione cronometrato. Gli studi ResearchKit continuano ad espandersi a livello
internazionale e sono ora disponibili in Australia, Austria, Cina, Germania, Giappone,
Hong Kong, Irlanda, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera. Le app ResearchKit
sono disponibili sull’App Store per iPhone 5 o modelli successivi e per
l’ultima generazione di iPod touch.