i-MiBAC - Top40: arte e cultura italiana gratis
su AppStore
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La prima applicazione che trasforma il cellulare in uno smARTphone
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Inizialmente sarà utilizzabile su iPhone, iPod Touch e iPad ma a breve
sarà utilizzabile con tutti gli smartphone, anche in lingua inglese
2 luglio 2010 - L’arte
e la cultura italiana approdano nel mondo della telefonia mobile. Dal 1 luglio
è disponibile l’applicazione “i-MiBAC – Top 40”,
la prima di una serie di applicazioni per telefonia mobile, pluritematiche e gratuite,
dedicate ai beni culturali. Si
tratta della prima applicazione ufficiale rilasciata da un Ministero italiano.
Inizialmente sarà utilizzabile su iPhone, iPod Touch e iPad ma a breve
sarà utilizzabile con tutti gli smartphone, anche in lingua inglese.
Il progetto “i-MiBAC”, dove la i sta per informazioni, nasce su iniziativa
della Direzione Generale per l’organizzazione, gli affari generali, l’innovazione,
il bilancio ed il personale e la Direzione Generale per la valorizzazione del
patrimonio culturale, in collaborazione con il Ministro del Turismo, per promuovere
l’arte e la cultura attraverso nuovi strumenti di comunicazione, e tra breve
si arricchirà di altre applicazioni dedicate al cinema, alla musica, ai
luoghi meno visitati ma altrettanto degni di nota, al patrimonio salvato in Abruzzo,
all’arte recuperata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale,
ai siti UNESCO.
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"i-MiBAC
– Top 40", è scaricabile gratuitamente dall’AppStore e
dai siti web istituzionali e presenta i 40 musei e aree archeologiche più
visitati d’Italia. Ogni luogo della cultura è descritto attraverso
una scheda con le informazioni generali di accesso e una ricca galleria iconografica.
Sono presenti numerose sezioni che implementano l’utilità dell’applicazione
ampliandone i contenuti, gran parte delle quali consultabili anche senza una connessione
internet:
- Mappa: mappatura di tutti i musei e monumenti segnalati nell’applicazione
e dei relativi percorsi culturali connessi. Inoltre rileva la posizione dell’utente
tramite GPS e segnala i luoghi della cultura presenti nelle vicinanze.
- Musei e Monumenti: informazioni generali sull’accesso; i contatti,
il sito web, gli orari di apertura, informazioni inerenti ai biglietti d’ingresso
e alle visite guidate. Ma anche brevi schede storico-critiche sulle collezioni
museali e sugli scavi archeologici e una selezione delle immagini delle opere
più rappresentative, visualizzabili nei dettagli. Questo grazie ad un ricco
apparato iconografico curato dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la
Documentazione e dai maggiori archivi fotografici italiani: Archivi Scala e Alinari.
C’è inoltre la possibilità di condividere le informazioni
su musei e monumenti, tramite Facebook e la possibilità di salvare i “luoghi
della cultura” preferiti come boookmarks nell’applicazione
- Percorsi: percorsi tematici segnalati dalla redazione di “Cultura
Italia”, con georeferenziazione dei luoghi, immagini e brevi schede storiche
degli stessi.
- Morphing: realizzazione in morphing di restauri e/o mutazioni nel tempo
di una selezione di opere d’arte.
- Top Secret: video e galleria fotografica dei luoghi meno accessibili
al pubblico, nei pressi dei Top 40, per una ulteriore valorizzazione del patrimonio
inesplorato.
- Audio: una selezione di brani musicali contestualizzati rispetto alla
selezione delle opere.
- News: eventi, programmi e notizie direttamente dal sito del MiBAC.
- Tickets: possibilità di prenotare e acquistare il biglietto per
i siti MiBAC direttamente dal proprio telefono, fino a 24 ore prima dell’ingresso.
Una volta effettuato l’acquisto, l’utente riceve via mail un codice
a barre che permetterà di entrare direttamente, evitando le code.
Si tratta di una novità assoluta nel mondo dei beni culturali. Il sistema,
realizzato in collaborazione con Pierreci-Codess, sarà subito in funzione
per il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino e verrà presto esteso anche
ad altri siti culturali italiani.
Il progetto “i-MiBAC”
è ideato dalla società Artchivium e realizzato in collaborazione
con la Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. I testi
presenti dell’applicazione sono curati dalle Soprintendenze e dalle Direzioni
Museali di competenza.