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Agcom: pubblicato 'Osservatorio
sulle Comunicazioni 4/2022'
Di
seguito la parte del comunicato su Rete fissa e Rete Mobile
3 gennaio 2023 –
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato i dati
dell’Osservatorio
sulle Comunicazioni relativi ai primi nove mesi dell’anno.
Telefonia, Rete Fissa
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A fine settembre scorso nella rete fissa gli accessi complessivi non registrano
significative variazioni né su base trimestrale né annua, confermando
una customer base complessiva intorno ai 20 milioni di linee.
- Negli ultimi dodici mesi è da segnalare come le tradizionali linee in
rame si siano ridotte di oltre 1,2 milioni (circa 8,1 milioni nell’ultimo
quadriennio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie, da inizio anno,
sono aumentate di circa 790mila, e di oltre 1,2 milioni rispetto al settembre
2021.
- Nel settembre 2018, il 61,9% degli accessi alla rete fissa era in rame; dopo
quattro anni questi sono scesi al 23,1%.
- Allo stesso tempo, sono sensibilmente cresciuti gli accessi con tecnologie che
consentono prestazioni avanzate: le linee FTTC sono aumentate di oltre
350 mila su base annua e di circa 4,5 milioni nell’intero periodo; quelle
FTTH sono incrementate di circa 810 mila unità su base annua e,
a fine settembre, hanno superato i 3,2 milioni di accessi.
- In crescita, anche se in misura più contenuta, risultano anche le linee
Fixed Wireless Access che, con un incremento di circa 70 mila unità nell’anno,
hanno raggiunto 1,75 milioni di linee.
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- Le linee broadband
complessive, a fine settembre 2022, sono 18,7 milioni, in crescita di oltre
50 mila unità rispetto all’anno precedente. Va notata una leggera
crescita su base trimestrale (+15mila linee) grazie, in particolare, all'incremento
degli accessi FTTH (+200mila accessi nel terzo trimestre) che hanno più
che controbilanciato la riduzione delle linee DSL (-189mila accessi tra giugno
e settembre).
- Le dinamiche appena illustrate determinano un notevole aumento delle prestazioni
in termini di velocità di connessione commercializzata: le linee con velocità
pari o superiori ai 30 Mbit/s hanno superato l’80% delle complessive linee
broadband, mentre il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbit/s è
salito, dal 27,9% del settembre 2018, al 66,6% del settembre 2022.
- Continua la crescita del traffico dati: in termini di volume complessivo il
traffico giornaliero nella prima metà del 2022 è aumentato del 5,1%
rispetto al 2021.
Allo stesso tempo, i dati unitari di consumo (traffico giornaliero per linea broadband)
mostrano, relativamente ai primi nove mesi dell’anno, un aumento del 6,8%
rispetto al corrispondente periodo del 2021.
- Nel quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband,
a fine settembre, Tim si conferma il maggiore operatore con il 40,3%, seguito
da Vodafone con il 16,8%, Fastweb con il 14,4% e Wind Tre con il 14,3%.
Telefonia, Rete Mobile
- Nella rete mobile, a fine settembre 2022, le sim attive sono complessivamente
(Human e M2M) 107,1 milioni (circa +1,4 milioni di unità su base
annua).
- In dettaglio, le sim M2M sono aumentate di circa 0,8 milioni, mentre, nello
stesso periodo di tempo, l’incremento di quelle Human (cioè “solo
voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono iterazione
umana) è risultato di poco inferiore a 0,6 milioni di sim.
- Le linee Human sono rappresentate per l’86,7% dall’utenza residenziale;
con riferimento alla tipologia di contratto, l’89,1% dei casi è
riferito alla categoria “prepagata”.
- Con riferimento alle linee complessive, Tim è il leader di mercato con
il 28,5%, seguita da Vodafone (27,6%) e Wind Tre (24,2%), mentre Iliad raggiunge
l’8,7%.
- Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane
il principale operatore con il 25,9%, seguito da Tim con il 24,9% e Vodafone con
il 22,6%, mentre Iliad, con una crescita di 1,4 punti percentuali su base annua,
ha raggiunto l’11,9%.
- Nel terzo trimestre dell’anno sono valutabili
in circa 56,9 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati.
Il relativo consumo medio unitario giornaliero è stimabile in circa 0,60
GB, in crescita del 28,0% rispetto ai primi nove mesi del 2021.
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