COMUNICATO
ALTROCONSUMO
Altroconsumo: penali tlc trasformate in "costi disattivazione"
Altroconsumo diffida le compagnie telefoniche: basta vessare i consumatori
5 ottobre 2010 - Oltre mille segnalazioni ricevute nel 2010 su costi di
disattivazione (dai 40 ai 100 euro a testa) richiesti dalle compagnie telefoniche
agli utenti che vogliono disdire il contratto. Altroconsumo ha inviato a sei operatori
di telefonia fissa - Fastweb, Telecom, TeleTu, Tiscali, Vodafone, Wind Infostrada,
una diffida formale per i costi legati al recesso dal contratto, un prezzo da
pagare ritenuto improprio e lesivo della libertà di concorrenza dalla norma
Bersani e abolito per non penalizzare più gli utenti.
Dall'analisi delle clausole
dei contratti emergono condizioni dal contenuto vessatorio nei confronti del consumatore,
chiamati "contributi di disattivazione" o costi aggiuntivi per il noleggio
di apparecchi forniti (modem, decoder) che possono far arrivare la chiusura del
contratto a spese ben oltre i 100 euro.
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Segnalata anche la pratica
dell'acquisto coatto. Se la disdetta del rapporto contrattuale avviene entro il
primo o i primi due anni, il consumatore è obbligato non a restituire gli
strumenti noleggiati ma ad acquistarli a cifre già stabilite. In pratica
una penale mascherata.
La diffida ai sei operatori
è stata formulata secondo l'art. 140 del Codice del Consumo. Se le condizioni
contrattuali non saranno riviste e modificate, e se gli operatori non cesseranno
di esigere la loro applicazione da chi ha già un contratto, Altroconsumo
passerà alle sedi giudiziarie per vedere rispettati i diritti degli utenti.