UE:
prezzi roaming in calo ma poca concorrenza
6 luglio 2010 - In base
alla relazione intermedia della Commissione europea pubblicata, gli operatori
di telefonia mobile hanno abbassato
le tariffe di roaming in linea con i massimali tariffari stabiliti
dalle norme europee introdotti per la prima volta nel 2007 e modificati nel luglio
scorso.
I prezzi sono più trasparenti; il costo delle chiamate in roaming è
diminuito di oltre il 70% rispetto al 2005 e quello di messaggi di testo scambiati
tra utenti degli Stati membri è calato del 60%. I consumatori però
non usufruiscono ancora di tariffe molto inferiori a quelle imposte dalla normativa
dell'UE. Nella sua relazione, quindi, la Commissione giunge alla conclusione che
la concorrenza nel mercato UE del roaming non è ancora abbastanza forte
da offrire ai consumatori una miglior scelta e migliori tariffe.
La commissaria europea per l'agenda digitale e vicepresidente della Commissione
Neelie Kroes ha dichiarato: "Da quando sono state adottate le prime norme
sul roaming, utilizzare il cellulare o un altro apparecchio mobile quando siamo
in un altro paese dell'UE è divenuto sempre meno caro. Ma a tre anni dall'introduzione
delle norme, la maggior parte degli operatori offre prezzi al dettaglio che comunque
si aggirano intorno ai massimali tariffari. Se nel mercato del roaming dell'UE
vi fosse una maggiore concorrenza i consumatori potrebbero godere di una scelta
nonché di tariffe migliori."
In base alle norme modificate sul roaming adottate nel giugno 2009, i cittadini
dell'UE beneficiano di tariffe più basse per i servizi vocali e l'invio
di SMS in roaming e sono meglio informati circa i prezzi che pagano per la trasmissione
di dati in roaming. Dal 1 luglio 2009 il limite al prezzo massimo pagato
dai consumatori per le chiamate vocali è sceso da 0,46 EUR a 0,43 EUR al
minuto (IVA esclusa) e dal 1 luglio 2010 è sceso ancora a 0,39 EUR.
Dal 1 luglio 2009 per i messaggi di testo il massimale tariffario è
diminuito di quasi il 60%, passando a 0,11 EUR. Dal 1 luglio 2010 il prezzo
che gli operatori si addebitano reciprocamente per la trasmissione di dati in
roaming è sceso da 1 EUR a 0,80 EUR per megabyte in entrata o in uscita.
Pubblicità
Per quanto i prezzi siano
diminuiti grazie alla legislazione, la relazione pubblicata oggi indica che, nonostante
l'introduzione dei limiti stabiliti per legge, il mercato del roaming dell'UE
non è ancora abbastanza competitivo da offrire ai consumatori la scelta
e i prezzi migliori. I prezzi al dettaglio tendono a concentrarsi intorno ai massimali
fissati dalle norme europee. Alla fine del 2009, il costo massimo consentito dall'UE
per effettuare una chiamata vocale in roaming era di 0,43 EUR al minuto e i consumatori
che sceglievano l'"eurotariffa" ne pagavano in media 0,38, mentre per
ogni chiamata ricevuta dovevano versare in media 0,17 EUR al minuto, cifra appena
inferiore al massimale di 0,19 EUR.
- La Commissione ritiene che le norme europee diano agli operatori un ampio margine
che consente loro di offrire tariffe di roaming più attraenti, al di sotto
dei limiti prescritti. Quel che in ultimo si vorrebbe ottenere è che entro
il 2015 la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali diventi pressoché
nulla, in linea con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea.
- Per quanto riguarda il roaming dati, la relazione conferma il calo dei prezzi
all'ingrosso molto al di sotto del massimale stabilito dall'UE (1 EUR per megabyte
di dati caricati o scaricati), con gli operatori che alla fine del 2009 si addebitavano
in media 0,55 EUR per megabyte. Anche i prezzi medi al consumo sono diminuiti,
passando da 3,62 EUR per megabyte all'inizio del 2009 a 2,66 EUR alla fine dello
stesso anno. La Commissione si attende che gli operatori trasferiscano ai consumatori
i risparmi realizzati nel mercato all'ingrosso, vale a dire abbassando i prezzi
al dettaglio, e continuerà a sorvegliare la situazione in tal senso.
- Dall'analisi della Commissione emerge inoltre che è aumentato l'uso dei
servizi di roaming: nonostante le stime diano un calo dei viaggi del 12%, il volume
complessivo delle chiamate ricevute e degli SMS inviati dai consumatori in un
paese dell'UE diverso dal proprio è cresciuto negli ultimi due anni. Nell'estate
2009, in particolare, in seguito all'introduzione in tutta l'UE del massimale
tariffario di 11 centesimi per gli SMS, è stato inviato il 20% in più
di messaggi rispetto all'estate precedente.
Il volume dei servizi di roaming dati è aumentato di oltre il 40% nel 2009.
Con la crescente diffusione degli smartphone e di altri dispositivi portatili,
è possibile che questa tendenza continui.
Entro fine giugno 2011 la Commissione riesaminerà completamente le norme
sul roaming adottate nel 2009, per valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti
e se il mercato dei servizi di roaming funziona a dovere, in particolare come
mercato unico digitale.