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Topolino
diventa digitale, anche per iPad!
6 luglio 2011 – Una storia di fantasia che testimonia molto bene la
folgorazione vissuta in casa Disney per il nuovo
gadget elettronico, tanto che da oggi, con il numero 2.902, il settimanale a fumetti
debutterà anche con un’edizione appositamente studiata per l’iPad,
il cui formato, spiega Carlotta Saltini, direttore marketing di The Walt Disney
Company Italia, “ricalca alla perfezione quello del nostro magazine:
sembra quasi che Steve Jobs l’abbia creato pensando a Topolino”.
Ne è passato di tempo da quando il celebre roditore ha iniziato a scorrazzare
tra le striscie a inchiostro di china. Oggi il Topolino a fumetti inizia a essere
disegnato interamente in digitale con tavoletta grafica e Photoshop, è
protagonista di giochi online e magari presto terrà anche un diario web
sul sito del magazine dove, spiega il direttore Valentina De Poli, “pensiamo
anche a blog dei vari personaggi, per rendere sempre più stretta l’interazione
con i lettori”.
In Italia, come racconta anche una mostra in corso in questi giorni al Museo del
fumetto di Milano, Topolino ha mosso i suoi primi passi nel 1932, con pagine a
grande formato e didascalie in rima, per poi passare nel 1949 alla versione libretto
che ancora oggi troviamo in edicola, conquistando negli anni generazioni di bambini
e non solo. “Nell’ultimo mese - spiega Saltini - sono stati
1,4 milioni i lettori tra i 5 e 13 anni, cui si sommano gli oltre un milione di
adulti”.
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La versione su tablet, a dispetto
delle previsioni di Zio Paperone, almeno per ora non seppellirà quella
cartacea, “che rimane - afferma De Poli - il cuore della nostra produzione.
Ci siamo però resi conto che il nostro pubblico di riferimento è
quello dei nativi digitali, i ragazzi che hanno imparato a leggere davanti a uno
schermo, quelli che, anziché voltare pagina, cliccano, ed è proprio
pensando a loro che occorre trasformare il magazine e adattarlo ai new media”.
E chissà che la svolta tecnologica, visto che comunque i possessori di
tablet per ora sono per lo più gli adulti, non contribuisca anche ad allargare
ancora di più la platea di chi, pur cresciuto, non ha mai rinunciato alle
avventure di paperi e topi. |
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