UE:
intervento su tariffe di terminazione per la concorrenza
- Nel 2008 le tariffe di terminazione delle chiamate mobili hanno presentato forti
variazioni nell’UE: da 2 €cent al minuto (a Cipro) a 15 €cent
al minuto (in Bulgaria). - Le tariffe di terminazione delle chiamate mobili (in
media 8,55 €cent al minuto) sono in generale 10 volte più alte delle
tariffe di terminazione delle chiamate fisse (vanno, in media, da 0,57 a 1,13
€cent al minuto).
- A causa delle tariffe di terminazione mobile più elevate, gli operatori
di telefonia fissa e i piccoli operatori di telefonia mobile hanno più
difficoltà a competere con i grandi operatori di telefonia mobile. Queste
divergenze, sommate alle diversità degli approcci normativi, si ripercuotono
negativamente sul mercato unico e sulla concorrenza in Europa.
8 maggio 2009 - La Commissione europea ha definito orientamenti chiari per i regolatori
europei delle telecomunicazioni sull’applicazione di metodi basati sui costi
nel calcolo delle tariffe di terminazione, ossia le tariffe all’ingrosso
addebitate da un operatore per connettere le chiamate provenienti da un altro
operatore e pagate nella fattura telefonica da tutti gli utenti.
Tali orientamenti sono contenuti in una “raccomandazione” che le autorità
nazionali di regolamentazione devono tenere nella massima considerazione. La raccomandazione
indica specificamente che le tariffe di terminazione applicate a livello nazionale
devono basarsi esclusivamente sui costi reali sostenuti da un operatore efficiente
per effettuare la connessione. L’eliminazione delle distorsioni di prezzo
tra gli operatori di telefonia in tutta l’Unione europea permetterà
di abbassare i costi delle chiamate vocali nazionali e tra gli Stati membri, facendo
risparmiare alle imprese e alle famiglie almeno 2 miliardi di euro dal 2009 al
2012 e favorendo gli investimenti e l’innovazione nell’intero settore
delle telecomunicazioni.
“Nonostante gli sforzi compiuti da alcuni regolatori nazionali per avvicinare
le tariffe di terminazione di chiamata ai costi reali, nell’Unione europea
i loro livelli sono molto diversi, con enormi differenze tra tariffe di terminazione
delle chiamate fisse e delle chiamate mobili. Ciò è in contrasto
con la crescente convergenza tra telefonia fissa e mobile e può provocare
gravi distorsioni di concorrenza tra gli Stati membri e gli operatori”
ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea alle telecomunicazioni. “La
Commissione ha deciso oggi di intervenire per porre rimedio a queste distorsioni
di concorrenza nel mercato unico, che scoraggiano gli investimenti a favore del
passaggio delle reti fisse alla più moderna fibra ottica e in fin dei conti
pesano sulla fattura che paga il consumatore”.
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"Abbassare
le tariffe di terminazione ad un livello di efficienza economica permetterà
di aumentare la concorrenza a vantaggio dei consumatori europei” ha
affermato la commissaria europea alla concorrenza Neelie Kroes. “Solo
un approccio normativo rigoroso e armonizzato garantirà l’eliminazione
delle attuali distorsioni di concorrenza in tutta Europa e l’emergere di
nuovi prodotti innovativi che combinano le chiamate fisse con quelle mobili. Per
questo la decisione odierna della Commissione rappresenta un passo decisivo a
favore della concorrenza nello sviluppo della normativa europea delle telecomunicazioni.”
Per sfruttare appieno il potenziale di un mercato unico delle telecomunicazioni,
la raccomandazione della Commissione definisce i fattori di costo di cui tutte
le autorità nazionali di regolamentazione dell’UE devono tener conto
nel fissare le tariffe di terminazione, le quali non sono prezzi fissati dal
mercato, ma tariffe regolamentate dai regolatori nazionali. Questo permetterà
la convergenza delle tariffe di terminazione con un loro sensibile abbassamento
rispetto ai livelli odierni (di circa 1,5-3 €cent al minuto entro la fine
del 2012, secondo un documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna
la raccomandazione). Le tariffe di terminazione dovranno basarsi sui costi
di un operatore efficiente e applicarsi a tutti gli operatori nella stessa
misura. Sono ammesse eccezioni, a determinate condizioni, per un periodo limitato
in caso di differenze di costo che sfuggono al controllo dell’operatore.
Nella valutazione di circa 120 proposte di regolamentazione presentate dalle autorità
nazionali delle telecomunicazioni sulle tariffe di terminazione applicate negli
ultimi sei anni la Commissione ha individuato forti incoerenze in tutta Europa.
Con una media di 8,55 centesimi al minuto, le tariffe di terminazione delle chiamate
mobili sono quasi 10 volte più alte delle tariffe di terminazione delle
chiamate vocali fisse (che variano da 0,57 a 1,13 centesimi al minuto ). Secondo
il regolatore francese, ARCEP, le tariffe di terminazione di chiamata mobile possono
dirsi efficienti se comprese tra 1 e 2 €cent al minuto.
Secondo la Commissione queste variazioni non sono giustificate da differenze nei
costi soggiacenti, nelle reti, o nelle caratteristiche nazionali. Esse costituiscono
sovvenzioni indirette a favore degli operatori di telefonia mobile con un’ampia
quota di mercato, a scapito degli operatori più piccoli e degli operatori
di telefonia fissa. Scoraggiano inoltre investimenti fondamentali come ad esempio
la modernizzazione verso reti internet a banda larga e ostacolano servizi innovativi
come prodotti che combinano linea fissa e mobile e offerte di pacchetti di chiamate
a prezzi competitivi.
Le tariffe di terminazione sono al tempo stesso un’entrata e una spesa per
gli operatori: se un operatore si accontenta di profitti più bassi, si
abbassano anche i costi a carico di un altro operatore. Nel quadriennio dal 2009
al 2012, con l'allineamento dei regolatori nazionali all’approccio più
coerente illustrato nella raccomandazione, i piccoli operatori di telefonia mobile
(che sono mittenti netti del traffico vocale verso le altre reti) possono aspettarsi
di pagare tariffe meno elevate ai loro concorrenti più grandi, mentre gli
operatori di telefonia fissa potrebbero realizzare maggiori entrate di almeno
2 miliardi di euro grazie al pagamento di tariffe di terminazione più basse
e orientate ai costi per le chiamate da fisso a mobile e i consumatori potrebbero
risparmiare anch’essi almeno 2 miliardi di euro. L’impatto a lungo
termine sarà ancora più incisivo in quanto le entrate degli operatori
aumenteranno, nuovi operatori potranno fare il loro ingresso sul mercato e svilupparsi
e i consumatori potranno beneficiare di prezzi più bassi e di servizi innovativi.
Tutti i regolatori nazionali dell’UE dovrebbero applicare l’approccio
raccomandato per le tariffe di terminazione entro la fine del 2012, anche se i
regolatori nazionali che dispongono di risorse limitate potranno seguire regole
diverse ancora per un periodo limitato fino a raggiungere lo stesso risultato
in termini concorrenziali.