Tlc:
frodi informatiche e telematiche ai danni di Telecom Italia, Vodafone e H3G
Eseguite circa 40 perquisizioni. Proficua collaborazione
da parte della sicurezza aziendale dei gestori interessati
8 novembre 2012 –
Militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma e del Comando Provinciale
della Guardia
di Finanza di Napoli, unitamente a Finanzieri dei Comandi Provinciali di Caserta,
Milano e Alessandria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della
Procura della Repubblica di Napoli, stanno svolgendo una vasta operazione volta
a smantellare un'organizzazione criminale dedita all'abusiva intromissione nel
sistema informatico e telematico di alcuni dei principali operatori telefonici,
quali Telecom, Vodafone e H3G.
In particolare, sono
state eseguite su tutto il territorio nazionale circa 40 perquisizioni domiciliari
e presso le postazioni di lavoro dei suddetti gestori di telefonia fissa e mobile
- da considerarsi le parti lese dell'attività criminosa - nei riguardi
di altrettanti soggetti indagati.
La complessa attività
investigativa, durata circa due anni e svolta dal Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche
del Corpo, il quale si è avvalso anche del Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Napoli, ha permesso di delineare il seguente modus
operandi illecito:
- utilizzo/acquisizione
fraudolenta delle credenziali di accesso riservate agli operatori di Call Center
(quest'ultima avvenuta per mezzo di key-logger e programmi atti al controllo remoto
di postazioni informatiche);
- attivazione di promozioni non autorizzate su utenze di telefonia mobile dei
rispettivi operatori, accese in favore di nominativi di fantasia e/o la cui identità
è risultata utilizzata abusivamente;
- "monetizzazione", pressoché immediata, del traffico telefonico
così illecitamente ottenuto:
1) per diretta vendita "scontata" del credito stesso, caricato su schede
destinate alla consumazione in servizi telefonici ordinari (traffico voce, dati,
etc.);
Pubblicità
2) per riversamento e spendita
verso numerazioni a valore aggiunto di società compiacenti, per fatturazione
a debito degli importi contrattualmente maturati a seguito dei servizi a maggiorazione
erogati.
Le condotte contestate vanno dall'associazione per delinquere, all'abusiva introduzione
nel sistema telematico dei diversi gestori di telefonia coinvolti, alla truffa
informatica ai danni dei gestori. Il tutto per un danno economico ingente, stimato
in decine di milioni di euro.
Si segnala
che all'attività d'indagine hanno prestato proficua collaborazione gli
organi di sicurezza aziendale dei citati operatori telefonici.