Kaspersky
Lab: donne meno preoccupate dalle cyber minacce
Secondo una ricerca condotta da Kaspersky Lab e B2B International,
le utenti donne di Internet sono molto meno preoccupate dei rischi legati alle
cyberminacce di quanto lo siano in genere gli uomini
9 marzo 2015 –
Dall’indagine è emerso che solo il 19% delle donne è consapevole
della possibilità di essere potenziali vittime dei criminali informatici,
percentuale che sale se guardiamo agli utenti uomini (25%). Inoltre, le donne
sono anche meno informate sulle diverse tipologie di cyberminacce. È
emerso, infatti, che il 27% degli uomini ed il 38% delle donne non sono a conoscenza
dell’esistenza di ransomware, mentre il 23% degli uomini ed il 34% delle
donne ha una conoscenza limitata dei malware per mobile. Entrambi, infine, dimostrano
di avere solo una vaga idea del concetto di exploit (21% uomini, 34% donne).
Questa scarsa consapevolezza porta le donne a prestare molta meno attenzione quando
si tratta di proteggersi dalle minacce informatiche. E questa attitudine si conferma
anche quando consentono ad altre persone (bambini, amici, colleghi) di utilizzare
i propri dispositivi: il 36% delle donne non fa nulla per proteggere i dati contenuti
nei propri device perché non ne riconosce i rischi. Solo il 28% dei maschi
si comporta nello stesso modo.
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Quando è stato
chiesto, invece, quanti facessero copie di back up, le percentuali però
sono aumentate (75% per gli uomini, 68% per le donne). Guardando a quanti utilizzano
sistemi di protezione per i propri dispositivi la risposta è stata “nessun
tipo di protezione” per il 13% delle donne e il 10% degli uomini.
Allo
stesso tempo, dall’indagine è emerso come, nell’arco di un
anno, il numero di uomini che si è imbattuto in un malware sia stato maggiore
rispetto a quello delle donne (35% vs 27%), e sono stati sempre gli uomini a subire
il maggior numero di perdite in denaro (22% vs 19%). Questi ultimi sono soliti
spendere anche più denaro nell’acquisto di programmi speciali per
la pulizia o la protezione dei dispositivi, mentre le donne preferiscono risolvere
la cosa rivolgendosi a professioni IT.
Tuttavia, ci sono alcune minacce che colpiscono soprattutto gli uomini: ad esempio
nel 2014 il 47% dei maschi è stato preso di mira da attacchi informatici
che miravano ai dati finanziari contro il 39% delle donne. Dato, questo, riconducibile
al fatto che le donne, rispetto alle transazioni finanziarie online, sono più
diffidenti e quindi più attente a realizzarle in totale sicurezza. A preoccuparsi
dei rischi di frode sui propri conti bancari online è il 59% degli uomini
contro il 64% del gentil sesso, mentre a sentirsi vulnerabili di fronte ai pagamenti
online è il 46% dei maschi ed il 51% delle donne. In più, le intervistate
si sono rivelate un po’ più preoccupate della possibilità
di essere spiate via webcam (41% contro 38%).
“Generalmente, nella vita reale, le persone tendono a prestare particolare
attenzione agli oggetti a cui attribuiscono un grande valore e la stessa attitudine
dovrebbe replicarsi durante le attività online. Osservare linee guida sensate
sulla sicurezza in rete ci permette di ridurre notevolmente il rischio di perdere
dati preziosi o di essere vittime di una frode finanziaria” afferma
Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia.