UE:
proposta per eliminare costi di roaming dal 1 luglio 2014
- Piani di telefonia mobile senza
costi di roaming in tutta l'Unione europea;
- Regole
più semplici per aiutare le imprese a investire di più e a espandersi
oltre confine;
- Per la prima volta, tutela della neutralità della rete a livello dell'UE;
- Abolizione della maggiorazione del prezzo delle telefonate internazionali in
Europa.
11 settembre 2013 –
La Commissione europea ha adottato oggi il suo programma di riforma del mercato
delle telecomunicazioni più ambizioso degli ultimi 26 anni. Annunciato
da José Manuel Barroso, Presidente della Commissione, nel suo discorso
sullo
stato dell'Unione del 2013, il pacchetto legislativo "Un continente connesso",
una volta adottato, ridurrà le tariffe imposte ai consumatori, semplificherà
gli oneri burocratici a carico delle imprese e garantirà un ventaglio di
nuovi diritti sia agli utenti che ai fornitori di servizi, in modo che l'Europa
sia di nuovo uno dei leader mondiali nel settore del digitale.
José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato:
"Compiere ulteriori progressi concreti verso un mercato unico delle telecomunicazioni
è indispensabile per gli interessi strategici dell'Europa e per lo sviluppo
economico, nonché per le telecomunicazioni stesse e per i cittadini che
si sentono frustrati dalla mancanza di un accesso pieno ed equo a internet e ai
servizi mobili."
Neelie Kroes, Vicepresidente e Commissaria responsabile per l'agenda digitale,
ha dichiarato: "Con la normativa proposta oggi ci sono ottime notizie
per il futuro delle comunicazioni mobili e di internet in Europa.
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La Commissione europea
dice no ai costi del roaming, sì alla neutralità della rete, sì
agli investimenti, sì a nuovi posti di lavoro. Un intervento nelle telecomunicazioni
non è più interesse esclusivo di questo settore ma contribuisce
alla promozione dello sviluppo sostenibile di tutti i settori."Benché
le telecomunicazioni rappresentino soltanto il 9% dell'economia digitale europea,
tutti i settori dipendono in misura crescente dalla connettività per offrire
servizi ed essere competitivi a livello mondiale.
Se la serie di successive riforme condotte dall'Unione europea ha contribuito
a trasformare le modalità di erogazione dei servizi di telecomunicazione
nell'UE, tuttora il settore continua a operare principalmente su 28 mercati nazionali
separati. Nessuna società di telecomunicazione opera in tutti i paesi dell'UE
e sia gli operatori che i clienti devono confrontarsi con tariffe e norme differenti.
Il pacchetto legislativo presentato oggi punta a risolvere questi problemi attraverso
i seguenti elementi principali.
Semplificare le norme UE per gli operatori delle telecomunicazioni
- Un'unica autorizzazione per operare in tutti i 28 Stati membri (invece di 28
autorizzazioni diverse), un limite di legge severo per la regolamentazione dei
sottomercati delle telecomunicazioni (al fine di ridurre il numero dei mercati
regolamentati) e una maggiore armonizzazione delle modalità con cui gli
operatori possono affittare gli accessi alle reti di proprietà di altre
società per offrire un servizio concorrenziale.
Eliminare dal mercato i costi del roaming
- Dal 1° luglio 2014 sarà vietato imporre una tariffa per le chiamate
ricevute in roaming durante gli spostamenti nell'UE. Le società di telefonia
potranno scegliere tra 1) offrire piani telefonici validi ovunque nell'Unione
europea ("parla ovunque come a casa"), i cui prezzi saranno determinati
dalla concorrenza sul mercato interno, oppure 2) consentire ai loro clienti di
"dissociare" i piani tariffari, ossia selezionare un diverso fornitore
per il roaming che offre tariffe inferiori (senza dover acquistare una nuova scheda
SIM). Questa proposta si basa sul regolamento relativo al roaming del 2012 che
impone agli operatori tagli dei prezzi all'ingrosso del 67% per il traffico dati
a partire da luglio 2014.
Abolire la maggiorazione del prezzo delle chiamate internazionali in Europa
- Oggi le società di telefonia tendono a maggiorare il prezzo delle telefonate
effettuate dal paese di un determinato consumatore verso altri paesi dell'Unione
europea sia per la telefonia fissa che per quella mobile. La proposta odierna
obbligherà le società a non fatturare, per le chiamate intraunionali
da rete fissa, tariffe più elevate di quelle previste per una chiamata
nazionale a lunga distanza. Per le chiamate intraunionali da rete mobile la tariffa
non potrà superare 0,19 euro al minuto (più IVA). Nel determinare
i prezzi, le società potranno recuperare i costi obiettivamente giustificati,
ma scompariranno i profitti arbitrari sulle chiamate intraunionali.
Tutela giuridica dell'internet aperta (neutralità della rete)
- Sarà vietato bloccare o rallentare i contenuti di internet, fornendo
agli utenti un accesso alla rete completo e aperto, indipendentemente dal costo
dell'abbonamento o dalla velocità della connessione. Le imprese del ramo
potranno ancora fornire "servizi specializzati" a qualità garantita
(come la TV via internet, i servizi di video su richiesta, le applicazioni per
la diagnostica per immagini ad alta risoluzione, per le sale operatorie virtuali
e per i servizi cloud ad alta intensità di dati, fondamentali per le imprese,
purché ciò non interferisca con la velocità di connessione
a internet promessa ad altri clienti. I consumatori avranno il diritto di verificare
se la velocità di connessione corrisponde effettivamente alla tariffa pagata
e di recedere dal contratto se le condizioni pattuite non sono rispettate.
Nuovi diritti dei consumatori, armonizzati in tutta Europa
- Nuovi diritti come il diritto a contratti scritti in un linguaggio semplice,
con informazioni più comparabili, diritti più ampi nel passaggio
a un altro fornitore o a un nuovo contratto, il diritto a sottoscrivere un contratto
di 12 mesi, se il cliente non desidera una durata superiore, il diritto a recedere
dal contratto se la velocità della connessione internet non corrisponde
a quella pattuita, il diritto di ottenere l'inoltro dei messaggi di posta elettronica
a un nuovo indirizzo e-mail dopo il passaggio a un altro fornitore di servizi
internet.
Assegnazione coordinata dello spettro delle frequenze
- Questo coordinamento permetterà agli europei di avere maggior accesso
alla rete mobile 4G e al Wi-Fi. Gli operatori mobili saranno in grado di sviluppare
piani d'investimento transfrontalieri più efficaci, grazie a un maggior
coordinamento delle tempistiche, della durata e delle altre condizioni di assegnazione
delle radiofrequenze.
- Gli Stati membri manterranno le loro responsabilità in materia e continueranno
a incassare i contributi versati dagli operatori mobili, operando in un quadro
più coerente che amplierà anche il mercato delle apparecchiature
più avanzate per le telecomunicazioni.
Più certezze per gli investitori
- La raccomandazione sulle metodologie di determinazione dei costi e sugli obblighi
di non discriminazione è il secondo elemento di questo pacchetto che integra
la proposta di regolamento cui è strettamente legata. Essa mira ad aumentare
le certezze per gli investitori, intensificando il livello degli investimenti
e riducendo le divergenze tra i regolatori.
- Ciò significa 1) un'ulteriore armonizzazione e maggiore stabilità
dei costi che gli operatori storici possono addebitare per garantire ad altri
l'accesso alle reti in rame esistenti e 2) garantire che i soggetti che richiedono
l'accesso possano accedere in modo realmente equivalente alle reti. Assicurando
questa pressione concorrenziale e l'assenza di discriminazione, i prezzi dell'accesso
all'ingrosso alla banda larga "di nuova generazione" saranno determinati
dal mercato e non dai regolatori, con minori oneri burocratici per gli operatori.