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Garante
Privacy: stop a 'fax selvaggio', in arrivo sanzioni
Il Garante Privacy vieta a numerose società l’uso
dei dati di migliaia di cittadini e imprese. In arrivo pesanti sanzioni.
13 luglio 2011 – Prosegue l’azione del Garante privacy contro
"fax selvaggio", un fenomeno in costante crescita di cui è vittima
un numero
rilevante di imprese e cittadini. Sono oltre quindici i provvedimenti più
rilevanti, emanati nel corso degli ultimi mesi, con i quali l’Autorità
ha vietato a privati e società l’uso di migliaia di recapiti per
l’invio di fax pubblicitari illeciti ed ha ribadito il principio secondo
il quale chiunque invii messaggi promozionali mediante sistemi automatizzati (fax,
e-mail, sms, mms) è sempre obbligato a raccogliere preventivamente il consenso
specifico ed informato del destinatario. In alcuni casi i provvedimenti inibitori
adottati dall’Autorità hanno colpito intere banche dati utilizzate
per effettuare campagne promozionali per conto proprio o di terzi.
Da mesi è in
atto un’intensa attività istruttoria e ispettiva del Garante avviata
su segnalazione di numerose società e di semplici cittadini, stanchi di
essere disturbati, a tutte le ore del giorno e della notte, spesso senza avere
la possibilità di identificare il mittente di tali messaggi commerciali.
Il divieto è
scattato anche nei confronti di una società che, sebbene conservasse all’estero
i dati personali e li gestisse in modalità remota, utilizzava in modo prevalente
e per le funzioni più importanti un apparato di rete (fax gateway) collocato
sul territorio italiano.
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Circostanza questa che impone
all’azienda il rispetto della normativa italiana, con il conseguente obbligo
di acquisire il preventivo consenso dei destinatari delle comunicazioni. Questi
ultimi, in realtà, non soltanto non avevano mai acconsentito alla ricezione
delle comunicazioni promozionali, ma non avevano neanche la possibilità
di opporsi ad ulteriori invii, dal momento che ogni tentativo di rispedire il
fax al mittente o di contattare la società risultava vano o privo di effetto.
Il Garante, al di là dei profili penali che potrebbero eventualmente ravvisarsi
nella concreta vicenda, ha ordinato alla società di acquisire il preventivo
consenso dei destinatari e di indicare in un apposito riquadro inserito nel fax
l’identità del titolare ed un recapito per opporsi a successivi invii.
Nei confronti di tutte le società raggiunte dai divieti l’Autorità
ha inoltre avviato procedimenti per valutare l’applicazione di sanzioni
amministrative che nei casi più gravi possono arrivare fino a 300 mila
euro. |
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