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UE: dal 2014 vera concorrenza per i servizi di roaming?
La Commissione propone più concorrenza, più scelta e tariffe più basse per i servizi di roaming


14 luglio 2011 – La Commissione europea ha presentato una proposta per trovare una soluzione a lungo termine ai costi ancora alti legati all’uso dei telefoni cellulari e di altri dispositivi mobili quando si viaggia nell’Unione europea (roaming). Il regolamento proposto, direttamente vincolante, introdurrebbe per la prima volta provvedimenti strutturali intesi a favorire la concorrenza: dal 1 luglio 2014, infatti, i clienti avrebbero la possibilità di firmare un contratto più conveniente per i servizi di roaming, separato dal contratto per i servizi di telefonia mobile nazionale, mantenendo però lo stesso numero. La proposta darebbe inoltre agli operatori mobili (compresi i cosiddetti “operatori mobili virtuali”, ossia quelli che non dispongono di una rete propria) il diritto di utilizzare le reti di altri operatori, in altri Stati membri, a prezzi all’ingrosso regolamentati, incoraggiando così più operatori a competere sul mercato del roaming.
Nell’attesa che i provvedimenti strutturali diventino pienamente effettivi e che i prezzi al dettaglio scendano per effetto della concorrenza, la proposta prevede una diminuzione progressiva degli attuali massimali di prezzo al dettaglio per i servizi voce e SMS e introduce un nuovo massimale di prezzo al dettaglio per i servizi mobili di dati. Entro il 1 luglio 2014 i clienti di roaming pagheranno al massimo 24 €cent/min per le chiamate effettuate, 10 €cent/min per le chiamate ricevute, 10 €cent per inviare un messaggio di testo e 50 €cent/MB per scaricare dati o navigare su Internet quando sono all’estero (fatturati per kilobyte utilizzato).

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Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Questa proposta affronta il problema alla radice, ossia la mancanza di concorrenza nei mercati del roaming, dando ai clienti una scelta più ampia e agli operatori alternativi un accesso più semplice al mercato del roaming. I prezzi del roaming di dati dovrebbero scendere immediatamente rispetto a quelli attuali, che riflettono gli enormi margini di profitto degli operatori.


La proposta è intesa a raggiungere l’obiettivo fissato nell’Agenda digitale europea di ridurre quasi a zero le differenze di prezzo tra le tariffe delle telecomunicazioni nazionali e in roaming entro il 2015. L’obiettivo sarà raggiunto se, grazie alla concorrenza sui mercati dei servizi mobili, i clienti potranno accedere rapidamente e facilmente ai servizi di roaming a prezzi pari - o analoghi - a quelli nazionali. La proposta sarà presentata per adozione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell’Unione.
Secondo una relazione adottata dalla Commissione, il vigente regolamento sul roaming ha temporaneamente ridotto i prezzi delle chiamate e degli SMS in roaming, ma non ha rimediato alla mancanza di concorrenza sul mercato, con la conseguenza che le tariffe continuano ad essere estremamente vicine ai massimali al dettaglio. Questo conferma le conclusioni della relazione intermedia pubblicata il 30 giugno 2010.
La proposta della Commissione delinea il seguente approccio al problema della scarsa concorrenza e della scelta a disposizione dei consumatori:
- semplificare l’accesso ai mercati del roaming per gli operatori alternativi (come gli operatori virtuali di reti mobili) imponendo agli operatori di altri Stati membri di concedere l’accesso alle proprie reti a prezzi all’ingrosso regolamentati. In questo modo si creerebbe maggiore concorrenza tra i vari operatori, che sarebbero incentivati ad offrire ai clienti tariffe e servizi più interessanti.
- lasciare ai clienti la facoltà di scegliere un provider alternativo per i servizi di roaming indipendente dal provider dei servizi nazionali. Una volta oltrepassata la frontiera, il cliente passerebbe automaticamente al provider di servizi roaming che ha scelto, senza dover compiere alcuna azione e mantenendo lo stesso numero e la stessa carta SIM. La trasparenza ne risulterebbe potenziata e i clienti potrebbero cercare le offerte di roaming più vantaggiose, incoraggiando gli operatori ad offrire prezzi più competitivi.
Fino a quando queste soluzioni strutturali non avranno dato tutti i risultati previsti, la proposta permetterebbe di:
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introdurre un nuovo massimale per i prezzi al dettaglio del roaming di dati (che rimarrebbe in vigore fino a metà 2016). Questo garantirebbe agli utenti di smart phone, tablet e altri dispositivi per accedere a Internet su reti mobili, di navigare anche all’estero senza dover pagare bollette stratosferiche. La Commissione propone che a partire dal 1° luglio 2012 i consumatori non paghino più di 90 centesimi per megabyte (MB) scaricato, destinati a calare drasticamente fino a 50 centesimi al MB entro luglio 2014 (i prezzi sarebbero calcolati per kilobyte in base all’uso effettivo). Il regolamento vigente non prevede massimali per i prezzi al dettaglio del roaming di dati; i massimali per i prezzi all’ingrosso, in vigore da luglio 2009, non si sono però tradotti in risparmi per i consumatori. La media globale dei prezzi al dettaglio per scaricare dati in un altro Stato membro, pari a 1,06 euro a fine 2010, non rispecchia le forti differenze tra i prezzi applicati. Ad esempio, i consumatori spendono in media 2,23 euro/MB per i dati scaricati all’estero sulla rete di un altro gruppo di telefonia mobile, ma in alcuni casi si registrano prezzi molto più elevati (con picchi di 12 euro/MB). È importante tenere presente che i massimali al dettaglio proposti dovrebbero essere solo una rete di sicurezza per i consumatori, perché la Commissione prevede che i provvedimenti strutturali proposti favoriranno la concorrenza portando a offerte tariffarie paneuropee e prezzi inferiori, ben al di sotto dei massimali.
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mantenere i massimali al dettaglio per i servizi di roaming voce ed SMS. I massimali dovrebbero diminuire gradualmente per tutti i servizi di roaming e rimarrebbero in vigore fino a metà 2016.
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mantenere la protezione dalle bollette esorbitanti dovute al roaming di dati – le bollette mensili di coloro che viaggiano all’estero per turismo o per lavoro e che accedono a dati sulle reti mobili continueranno ad essere limitate a 50 euro a meno che i clienti non scelgano esplicitamente un importo massimo diverso.
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mantenere i massimali sui prezzi all’ingrosso tra operatori per tutti i servizi di roaming fino al 2022 (servizi voce, SMS e dati) per creare condizioni di investimento prevedibili per gli operatori alternativi. I massimali di prezzo all’ingrosso potrebbero essere eliminati prima del 2022 se i dati di mercato indicheranno che la concorrenza si è sufficientemente sviluppata.
l nuovo regolamento continuerebbe a imporre agli operatori di fornire informazioni sui prezzi del roaming ai consumatori che entrano in un altro Stato membro, ma per questi ultimi sarebbe semplice disattivare tale servizio.



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