COMUNICATO
CODACONS
Codacons: Telemarketing, nuovo registro si rivela un flop
Presentato esposto ad Antitrust, Garante Privacy e Procura di Roma
14 novembre 2022 –
Nonostante ad oggi si contino ben 3,4 milioni di iscritti, il nuovo Registro
pubblico delle Opposizioni si rivela un flop, e finisce all’attenzione del
Garante per la Privacy, dell’Antitrust e della Procura di Roma. Il Codacons
ha presentato
infatti di recente un esposto a seguito delle numerose segnalazioni di cittadini
che, nonostante l’iscrizione al nuovo Registro, continuano a ricevere telefonate
commerciali da parte di call center e operatori specializzati.
- In base ai dati raccolti dall’associazione, più di un utente su
2 iscritto al Registro (il 60% circa) continua ad essere bersagliato da chiamate
di operatori che offrono servizi e contratti, in totale spregio delle disposizioni
attuali in tema di telemarketing.
- Il 40% circa delle telefonate commerciali ricevute dagli utenti propone contratti
di forniture per luce e gas, mentre il 32% è legato al mondo della telefonia;
il 28% riguarda trading e investimenti. Sempre più numerose le chiamate
che provengono da sistemi automatizzati attraverso numeri fittizi creati da appositi
software proprio allo scopo di aggirare ed eludere le norme in materia.
- Nella sua denuncia il Codacons evidenzia la palese violazione delle disposizioni
previste dal Codice della privacy, ma anche possibili fattispecie penali
che il mancato rispetto del Registro pubblico delle opposizioni potrebbe realizzare,
come il reato di molestie e quello di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
L’associazione ha chiesto quindi al Garante e alla magistratura di aprire
indagini sul territorio volte ad accertare il mancato rispetto della privacy dei
cittadini, accertando le relative responsabilità.
Pubblicità
- All’Antitrust
l’associazione chiede invece di avviare una istruttoria per pratiche commerciali
scorrette sanzionando gli operatori scorretti. “In tempi non sospetti
avevamo previsto il possibile flop del nuovo Registro, e i numeri ci danno purtroppo
ragione – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le falle che
caratterizzano questo strumento e gli interessi miliardari che ruotano attorno
al settore del telemarketing impediscono oggi di porre davvero fine all’odioso
fenomeno delle telefonate selvagge. Speriamo che ora, grazie al nostro esposto,
magistratura, Antitrust e Garante si attivino contro i trasgressori, sanzionando
con la massima severità la violazione della privacy dei cittadini”.