Agcom:
accordo di adesione ad OTA-Italia per operatori Tlc
15 ottobre 2009 - È stato stipulato presso l’Autorità per
le garanzie nelle comunicazioni, l’Accordo di adesione ad OTA-Italia, sottoscritto
da Telecom Italia e da BT, Fastweb, Opitel, Tiscali, TWT, Vodafone, Wind ed infine
AIIP e Assoprovider.
Con la sottoscrizione dell’Accordo, OTA-Italia, l’organismo presieduto
da Guido Vannucchi e previsto dagli impegni Telecom su Open Access, diviene pienamente
operativo e può iniziare a svolgere i compiti previsti dalla delibera istitutiva,
ossia:
1) prevenire l’instaurarsi di potenziali controversie tecnico-operative
tra gli operatori, facendo sì che Telecom Italia e gli altri gestori individuino
ed affinino le modalità tecniche più adatte per fornire i servizi
e i prodotti di rete fissa già esistenti ovvero quelli nuovi approvati
dall’Agcom;
2) adoperarsi, nella sua funzione di mediazione, per individuare con la massima
sollecitudine una soluzione conciliativa tra gli operatori alternativi (singolarmente
o in gruppo) e Telecom Italia nelle situazioni di potenziale controversia.
L’obiettivo di OTA-Italia è di ridurre significativamente i contenziosi
legali tra l’ex monopolista e i suoi concorrenti, sul modello dell’inglese
Office of the Telecoms Adjudicator-UK, che opera con successo da diversi anni.
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“L’Agcom
– ha sottolineato il Presidente dell’Autorità, Corrado
Calabrò - è super partes e neutrale, ma attenta alle dinamiche
del mercato. La recente assegnazione del Nobel per l’economia a Elinor Olstrom
e a Oliver Williamson ricorda a tutti noi che l’efficiente scambio dei diritti
e delle promesse contrattuali sul mercato dipende dalla qualità del disegno
istituzionale e delle regole che lo governano. In quest’ottica, con l’introduzione
di OTA-Italia si inserisce nel quadro regolamentare italiano un meccanismo di
facilitazione e moderazione volontario che può contribuire utilmente a
deflazionare il contenzioso fra gli operatori, a migliorare il mercato e l’azione
istituzionale dell’Autorità. La presenza alla cerimonia di firma
di tutti gli amministratori delegati e dei presidenti delle associazioni di categoria
delle aziende di settore assume un significato importante: la volontà comune
di far funzionare il sistema degli impegni di Open Access (che con la recente
notifica a Bruxelles assume ora anche il carattere di remedies). Sistema che pone
l’Italia all’avanguardia della regolamentazione europea”.
“Il buon
funzionamento di OTA-Italia richiederà – afferma il Presidente,
Guido Vannucchi – la leale collaborazione degli operatori, dato che questo
organismo ha esclusivamente poteri specifici di mediazione e convincimento; per
emulare il successo di OTA-Uk sarà importante anche ispirarsi alla mentalità
anglosassone, molto pragmatica e lontana da conflitti polemici eccessivi. In tal
modo, la funzione di OTA-Italia sarà utile, contribuendo a creare un canale
di comunicazione diretta tra le componenti tecniche dei processi operativi, per
prevenire a soluzioni rapide e soddisfacenti tra le parti. La complessità
del sistema degli accordi tra gli operatori richiede uno strumento snello per
risolvere eventuali problemi. Metto volentieri a disposizione la mia quarantennale
esperienza per contribuire al buon esito di questa importante innovazione regolamentare.”
Alla firma hanno partecipato, oltre al Presidente dell’Agcom, Corrado
Calabrò, gli amministratori delegati di Telecom Italia, Franco Bernabè;
di BT, Corrado Sciolla; di Fastweb, Stefano Parisi; di Opitel, Marco Bragadin;
di Tiscali, Mario Rosso; di Vodafone, Paolo Bertoluzzo; di Wind, Luigi Gubitosi.
Per Aiip ha siglato l’accordo il Presidente Paolo Nuti; per Assoprovider,
Gilberto Di Maccio; per Twt, Vincenzo Gallotto. Costituiscono parte integrante
dell’Accordo – che resta aperto agli operatori alternativi intenzionati
ad aderirvi - le regole di funzionamento dell’organismo, approvate dal Consiglio
dell’Agcom il 14 settembre scorso.