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COMUNICATO ADOC

Adoc: tassa "equo compenso" per prodotti con memoria
L'incremento medio dei prezzi sarà del 4%

16 gennaio 2010 - In arrivo una "tassa" detta di "equo compenso" su tutti gli apparecchi tecnologici dotati di memoria, in base ad un decreto firmato dal ministro dei Beni culturali Bondi. Secondo le stime di Adoc l'incremento medio dei prezzi sarà del 4%, con il rischio di un crollo degli acquisti e di una crescita dell'illegalità.
"La "tassa" sull'equo compenso rappresenta un grave danno per i consumatori, su cui si scaricheranno i maggiori costi sostenuti dai produttori - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - abbiamo stimato che l'aumento medio dei prezzi dei prodotti tecnologici dotati di memoria sarà del 4%. Un lettore mp3 da 8 gigabyte di memoria costerà in media il 5,6% in più, passando da 122 euro a poco meno 130 euro. Una chiavetta usb da 4 gigabyte costerà il 3% in più, un hard disk esterno da 500 gigabyte vedrà lievitare i suoi costi in media di 5 euro, pari al 2,5% in più del costo medio attuale. Ci chiediamo quale sia il ritorno economico per gli autori, occorre studiare un nuovo sistema che permetta di non danneggiare i consumatori e di remunerare giustamente i proprietari delle opere. Inoltre temiamo che i maggiori costi fomenteranno la crescita del mercato nero e della pirateria".

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Pirateria che per Adoc è un fenomeno che va capito e combattuto, e certamente non costituisce un deterrente aumentare i prezzi dei supporti tecnologici e mantenere elevati i costi d'acquisto di film e musica.
"E' inconcepibile che lo stesso film in Italia si paghi il 28% in più, in media, rispetto alla Spagna o alla Francia - continua Pileri - dove si spendono circa 5 euro di meno, o alla Germania, dove lo si può acquistare con un risparmio del 64%. I prezzi troppo alti alimentano la pirateria e non favoriscono l'accesso diffuso alla cultura, specialmente per i più giovani. Una soluzione potrebbe essere la riduzione dell'Iva al 4% su cd e dvd, oltre che su pc e cellulari. Come già chiesto anche dall'Antitrust due anni fa. Una tassazione già adottata, per esempio, in Spagna, dove i cd costano il 10,8% in meno rispetto all'Italia e i dvd il 14,7%. In questo modo si possono eliminare le disparità e allineare i nostri prezzi a quelli europei, riducendo anche il fenomeno della pirateria. Inoltre va prevista una riforma della Siae, che preveda al suo interno un comitato di controllo, anche della gestione dei fondi derivanti dalle tasse, in cui siano presenti anche rappresentanti delle Associazioni dei consumatori. Solo operando in questo senso saremmo favorevoli all'introduzione di una tassa di equo compenso, ma in questo caso si dovrebbe prevedere anche lo scaricamento libero peer-to-peer".




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