Antitrust:
istruttoria gestori tlc per aumento fatturazione mensile
Con ispezioni in relazione a una possibile intesa tra i
principali operatori di telefonia fissa e mobile
16 febbraio 2017 –
Nella riunione del 7 febbraio 2018, l’Autorità ha deliberato l’avvio
di un procedimento istruttorio nei confronti delle società TIM,
Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell’associazione di categoria
Assotelecomunicazioni
- Asstel per accertare se tali imprese, anche tramite la suddetta associazione
abbiano, in violazione dell’art. 101 del TFUE, coordinato la propria strategia
commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte
sui mercati dei servizi al dettaglio di telecomunicazione elettronica fissi e
mobili, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi.
- Secondo l’ipotesi
istruttoria, il coordinamento suddetto è sfociato da ultimo nell’adozione
di pressoché identiche modalità di attuazione dell’obbligo
introdotto dall’articolo 19 quinquiesdecies del D.L. n. 148/2017 (convertito
dalla L. n. 172/2017) per gli operatori di servizi di comunicazione elettronica
di prevedere per i contratti stipulati una cadenza di rinnovo delle offerte e
della fatturazione dei servizi su base mensile o di multipli del mese.
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- Fastweb, TIM, Vodafone
e Wind Tre hanno, infatti, comunicato quasi contestualmente ai propri clienti
che, in ottemperanza al suddetto obbligo , la fatturazione delle offerte e dei
servizi sarebbe stata effettuata su base mensile e non più di quattro settimane
e di voler attuare di conseguenza una variazione in aumento del canone mensile
per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, anziché 13.
- Il supposto coordinamento
tra TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre sarebbe finalizzato a preservare l’aumento
dei prezzi delle tariffe determinato dalla iniziale modifica della periodicità
del rinnovo delle offerte (da mensile a quattro settimane), e a restringere al
contempo la possibilità dei clienti-consumatori di beneficiare del corretto
confronto concorrenziale tra operatori in sede di esercizio del diritto di recesso.
Per raggiungere tale finalità, i quattro operatori avrebbero concertato
la variazione delle condizioni contrattuali comunicate ai propri clienti in ottemperanza
agli obblighi normativi.
- Il provvedimento di
avvio dell’istruttoria non esclude la possibilità che l’intesa
tra gli operatori telefonici abbia una durata e una portata più ampia e
risalga all’introduzione stessa della cadenza delle quattro settimane dei
rinnovi e all’incremento del prezzo unitario delle prestazioni offerte che
ne è conseguito.
- Nella
giornata di ieri, i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni
nelle sedi delle società interessate e presso l’associazione di categoria,
con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Il procedimento si concluderà entro il 31 marzo 2019.