Garante
Privacy: per elezioni, serve consenso per telefonate, sms, mms, fax ed email
Liberi invece gli indirizzi delle liste elettorali
17 gennaio 2013 –
Si avvicinano le elezioni e l'Autorità Garante per la privacy ha approvato
di recente un apposito
provvedimento [doc. web
2181429] (pubblicato sulla G.U n.11 del 14 gennaio 2013) che conferma le regole
già stabilite dal provvedimento
generale [doc. web 1165613] in materia e prevede speciali casi di esonero
temporaneo dall'informativa per i partiti e movimenti politici. Queste le modalità
in base alle quali partiti politici e candidati possono utilizzare correttamente
a fini di propaganda elettorale i dati personali dei cittadini (es. indirizzo,
telefono, e- mail etc.).
Dati utilizzabili
senza consenso. Per contattare gli elettori ed inviare materiale di propaganda,
partiti, organismi politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati
possono usare senza il consenso dei cittadini i dati contenuti nelle liste elettorali
detenute dai Comuni, nonché i dati personali di iscritti ed aderenti.
Possono essere usati anche altri elenchi e registri in materia di elettorato passivo
ed attivo (es. elenco degli elettori italiani residenti all'estero) ed altre fonti
documentali detenute da soggetti pubblici accessibili a chiunque. Si possono utilizzare
dati raccolti nel quadro delle relazioni interpersonali avute con cittadini ed
elettori.
Dati utilizzabili
con il previo consenso. E' necessario il consenso per particolari modalità
di comunicazione elettronica come sms, e-mail, mms, per telefonate
preregistrate e fax. Stesso discorso nel caso si utilizzino dati raccolti
automaticamente su Internet o ricavati da forum o newsgroup, liste di abbonati
ad un provider, dati presenti sul web per altre finalità.
Pubblicità
Continuerà ad essere
obbligatorio raccogliere il consenso per poter usare i dati degli abbonati presenti
negli elenchi telefonici, i quali dovranno quindi preventivamente manifestare
la loro disponibilità a ricevere questo tipo di telefonate. Sono utilizzabili,
sempre se si è ottenuto preventivamente il consenso degli interessati,
anche i dati relativi a simpatizzanti o altre persone già contattate per
singole iniziative o che vi hanno partecipato (es. referendum, proposte di legge,
raccolte di firme).
Dati non utilizzabili. Non sono in alcun modo utilizzabili gli archivi
dello stato civile, l'anagrafe dei residenti, indirizzi raccolti per svolgere
attività e compiti istituzionali dei soggetti pubblici o per prestazioni
di servizi, anche di cura; liste elettorali di sezione già utilizzate nei
seggi; dati annotati privatamente nei seggi da scrutatori e rappresentanti di
lista durante operazioni elettorali.
Informazione ai cittadini. I cittadini devono essere sempre informati sull'uso
che si fa dei loro dati. Se i dati non sono raccolti direttamente presso l'interessato,
l'informativa va data all'atto della registrazione dei dati o al momento del primo
contatto.
Per i dati raccolti da registri ed elenchi pubblici o
in caso di invio di materiale propagandistico di dimensioni ridotte (c.d. "santini"),
il Garante ha consentito a partiti e candidati una temporanea sospensione dell'informativa
fino al 30 aprile 2013.