Garante
privacy: stop a fax selvaggio, nuovo divieto!
18 novembre 2009 - Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto
nuovamente per combattere l'invio di pubblicità indesiderata via fax. Dall'inizio
del 2009 sono oltre 500 le segnalazioni già pervenute al Garante da cittadini
e imprese che denunciano questa tecnica di spam.
L'ultimo intervento dell'Autorità ha riguardato una società alla
quale è stato vietato l'ulteriore trattamento di dati personali, utilizzati
senza consenso dei destinatari per l'invio di pubblicità indesiderata.
L'Autorità ha imposto, inoltre, la cancellazione di tutti i dati personali
per i quali non risulti documentata la manifestazione del consenso all'invio di
comunicazioni promozionali. L'azienda, nel corso dell'istruttoria, ha peraltro
ammesso di aver ricevuto 20.300 richieste da parte di professionisti e imprese
che chiedevano di non ricevere più pubblicità e di essere cancellati
dalla loro banca dati. La mancata osservanza del provvedimento di divieto espone
a sanzioni penali e al pagamento di una somma che va da trentamila a centottantamila
euro.
Pubblicità
Come altre imprese in precedenza,
anche in questo caso la società ha affermato di utilizzare, per gli invii,
nominativi estratti da elenchi telefonici "categorici" pubblici (come
Pagine Gialle o Pagine Utili). Questo consentirebbe, ad avviso delle imprese,
di poter liberamente disporre di quei numeri per comunicazioni promozionali.
Il Garante, al contrario, ha ancora una volta ribadito che l'uso di sistemi automatizzati
per inviare messaggi promozionali, come è il fax (ma il discorso vale anche
per sms, mms, e-mail, etc.) impone la preventiva acquisizione del consenso informato
e specifico da parte dei destinatari, anche quando si tratti di dati estratti
da elenchi categorici o da albi.