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UE:
norme tecniche per dispositivi 4G su frequenze GSM
19 aprile 2010 – La Commissione europea ha appena adottato norme tecniche
per l’apertura delle bande di radiofrequenza 900 e 1800 MHz ai dispositivi
di comunicazione avanzati di quarta generazione (4G). Queste norme, fondamentali
per evitare i problemi di interferenza con i dispositivi GSM e 3G esistenti, rappresentano
un passo importante verso l’accesso a banda larga senza fili per un numero
ancora maggiore di cittadini e imprese dell’UE.
La decisione della Commissione, che dovrà essere attuata dagli Stati membri
entro la fine del 2011, consentirà in tal modo di conseguire gli obiettivi
dell’Agenda digitale europea, ossia permettere a ogni cittadino europeo
di accedere ai servizi di base a banda larga entro il 2013 e alla banda larga
veloce e ultraveloce entro il 2020.
Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e commissaria responsabile
per l’Agenda digitale, ha dichiarato: “Questa decisione apre la
via ai dispositivi mobili 4G più moderni, consentendo loro di fruire dello
spettro radio necessario per stimolare ulteriormente i servizi a banda larga ad
alta velocità e creare maggiore concorrenza”.
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La nuova decisione fa parte
degli sforzi della Commissione di garantire che le comunicazioni senza fili possano
accedere allo spettro radio necessario per sviluppare appieno il loro potenziale.
Nella fattispecie la decisione della Commissione fissa parametri tecnici destinati
a far coesistere sulle bande di frequenza 900 MHz e 1800 MHz il sistema GSM (telefonia
mobile 2G), i sistemi 3G che abbinano l’internet mobile ai servizi di telefonia
tradizionale che si avvalgono del sistema UMTS (Universal Mobile Telecommunications
System) e la tecnologia mobile 4G a banda larga, che utilizza i sistemi LTE (Long
Term evolution) e WimAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access), in
grado di trasmettere ed elaborare ingenti quantitativi di informazioni. Una simile
coesistenza è prevista dalla direttiva GSM riveduta sull’uso dello
spettro radio necessario per i servizi mobili.
- La decisione stabilisce un meccanismo per l’adozione di norme tecniche
di armonizzazione basate sui contributi ricevuti dagli esperti nazionali di radiofrequenza.
Le amministrazioni nazionali hanno tempo fino al 31 dicembre 2011 per attuare
la decisione nei rispettivi ordinamenti nazionali, affinché le bande GSM
siano effettivamente disponibili per i sistemi LTE e WiMAX. Basandosi sui primi
passi della Commissione per aprire la bande 900 e 1800 MHz nel 2009, gli Stati
membri hanno già dovuto esaminare la concorrenza fra gli operatori di telefonia
mobile e affrontare le eventuali distorsioni del mercato, conformemente alla legislazione
dell’Unione in materia di telecomunicazioni.
- Nel 2009 sono stati avviati studi tecnici volti a dimostrare che i sistemi LTE
e WiMAX sono compatibili con gli altri sistemi già impiegati sulla stessa
banda. Tali studi hanno inoltre chiarito le condizioni tecniche necessarie affinché
le bande 900 e 1800 MHz possano proteggere dalle interferenze i sistemi delle
bande di frequenza adiacenti, quali i GSM per i servizi ferroviari e aeronautici.
Gli Stati membri hanno l’obbligo di offrire una protezione adeguata ai
sistemi che utilizzano le bande di frequenza adiacenti. |
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