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UE:
procedimento contro Italia per tardiva attuazione norme Tlc
19 luglio 2011 –
La Commissione europea ha richiesto informazioni ai venti Stati membri dell'UE
che non hanno ancora comunicato
le misure volte a dare piena attuazione nell'ordinamento nazionale alla normativa
dell'Unione in materia di telecomunicazioni. Il termine fissato dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dei ministri dell'UE per attuare la nuova legislazione
era il 25 maggio 2011. Le richieste di informazioni avvengono sotto forma di lettere
di costituzione in mora nell'ambito delle procedure di infrazione dell'UE.
Le nuove norme garantiscono alle aziende e ai consumatori nuovi diritti concernenti
la telefonia, i servizi mobili e gli accessi internet. Tra essi si annoverano
il diritto dei consumatori di cambiare operatore di telecomunicazioni in un
solo giorno senza cambiare il numero di telefono, il diritto a una maggiore
chiarezza riguardo ai servizi proposti al consumatore e una migliore tutela
dei dati personali in linea. I nuovi poteri di sorveglianza della Commissione
e quelli di regolamentazione dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni
elettroniche (BEREC) creeranno una maggiore certezza del diritto e aiuteranno
gli operatori del settore a svilupparsi in un mercato unico paneuropeo per le
telecomunicazioni.
Un'attuazione rapida e coerente di tale legislazione costituisce una priorità
dell'Agenda digitale europea. Tuttavia in tutti gli Stati membri dell'UE è
in corso l'iter legislativo e la gran parte di essi ha informato la Commissione
in merito ad alcune misure attuative, ma solo sette Stati membri (Danimarca, Estonia,
Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito) hanno comunicato alla Commissione
la piena attuazione della nuova normativa.
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Gli altri venti Stati membri,
ossia Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Francia, Germania, Grecia,
Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia,
Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna, hanno due mesi per rispondere
alle lettere di costituzione in mora.
In caso di inadempimento o qualora la risposta non sia soddisfacente, la Commissione
potrà inviare agli Stati membri interessati una richiesta formale di attuazione
della legislazione, sotto forma di parere motivato nell'ambito delle procedure
di infrazione, e infine adire la Corte di giustizia dell'Unione europea. |
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