Open
Fiber: la Valle D’Aosta diventa Smart Land con rete FTTH
Sono già 8 i comuni che possono beneficiare di servizi
all’avanguardia grazie al progetto #BUL di Infratel, realizzato in collaborazione
con la Regione autonoma Valle D’Aosta
20 luglio 2020 - Ayas, Arnad,
Bard, Champdepraz, Donnas, Issogne, Rhêmes-Notre-Dame e Verrès sono
i primi comuni della Regione autonoma Valle d’Aosta a disporre della rete
pubblica interamente in fibra ottica, realizzata da Open Fiber nell’ambito
del progetto #BUL di Infratel (in-house del Ministero per lo Sviluppo
Economico), nato
per colmare il digital divide delle aree bianche del Paese, ossia le aree che
risultano ancora prive di collegamenti a banda ultra larga. La rete è di
proprietà pubblica, Open Fiber ne curerà la gestione per i prossimi
20 anni.
- L’azienda guidata
da Elisabetta Ripa sta realizzando in 69 comuni della Regione un’infrastruttura
in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) capace di supportare
velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, assicurando prestazioni
non raggiungibili con le reti in rame (Adsl) o fibra/rame (FTTC). Sono 36 i comuni
in cui i lavori sono in corso, 8 con commercializzazione dei servizi attiva –
e con clienti che già beneficiano della rete -, ai quali se ne aggiungeranno
altri nelle prossime settimane, a partire da Montjovet, Hône, Issime ed
Emarèse. Ci sono poi 13 progetti FWA (Fixed Wireless Access) già
realizzati in alcune aree più remote della Regione, che, come previsto
dal bando, potranno disporre di una tecnologia che abilita almeno 30 Megabit per
secondo.
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- In Valle d’Aosta l’opera
è finanziata con 10,6 milioni di euro di fondi FSC e 5,8 milioni di fondi
FEASR della regione, oltre al contributo finanziario e operativo che spetta a
Open Fiber in quanto concessionaria del bando Infratel. Saranno oltre 70mila le
unità immobiliari servite dalla nuova infrastruttura. Gli interventi di
posa della fibra vengono eseguiti in coordinamento con la Regione autonoma Valle
d’Aosta e con la sua partecipata In.Va.: al fine di limitare l’impatto
ambientale dei lavori, il piano di sviluppo prevede un massiccio riutilizzo di
infrastrutture esistenti (in media il 70% per ciascun comune), tra cui i cavidotti
di Deval s.p.a.
- “Siamo convinti che questa infrastruttura sarà un supporto fondamentale
per le imprese locali – sottolinea Paolo Visconti, Responsabile Network
& Operations Area Nord Ovest di Open Fiber – oltre che per cittadini
e studenti: il lockdown che ci siamo lasciati alle spalle ha infatti evidenziato
ancora una volta l’efficienza e l’affidabilità delle reti FTTH,
che consentono di lavorare in smart working, con relativo upload e download di
grandi quantità di dati, o di beneficiare dei servizi legati alla didattica
a distanza”.
- “Stiamo lavorando per trasformare questo territorio in una moderna
Smart Land – spiega Marco Papandrea, Field Manager Valle D’Aosta
di Open Fiber – abilitando servizi come l’Internet of Things, l’e-health,
il cloud computing, lo streaming online di contenuti in HD, l’accesso ai
servizi avanzati della Pubblica Amministrazione, e tante altre applicazioni Smart
City come il monitoraggio ambientale e la digitalizzazione dei servizi per il
turismo”.
- Open Fiber è un operatore wholesale only: non eroga
servizi al cliente finale ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso,
offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Una volta
conclusi i lavori, l’utente non deve far altro che contattare un operatore
(sul sito è possibile verificare quali sono i partner di Open Fiber), scegliere
il piano tariffario e navigare ad alta velocità, cosa fino ad oggi impossibile
in alcuni luoghi del territorio.