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UE: pronta per banda larga senza fili sulle frequenze GSM

21 ottobre 2009 - La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, di nuove misure che consentono ai telefoni 3G l’utilizzo delle frequenze GSM apre la strada a una nuova generazione di servizi mobili in Europa.
Viene dato in tal modo seguito all’accordo raggiunto nel mese di luglio dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri al fine di modernizzare la normativa europea (la direttiva GSM) sull’uso dello spettro radio necessario per i servizi mobili. Le nuove misure dell’UE favoriranno una maggiore concorrenza sul mercato europeo delle telecomunicazioni e agevoleranno gli operatori nella fornitura di servizi paneuropei più rapidi, come l’internet mobile, accanto ai servizi GSM attualmente disponibili. Esse favoriranno inoltre l’introduzione di servizi a banda larga senza fili, uno dei motori della ripresa economica dell’UE.
“In un periodo di recessione economica, il settore europeo della telefonia mobile ha ricevuto oggi un chiaro segnale che indica il risoluto sostegno da parte dei responsabili delle politiche. La nuova normativa europea pubblicata oggi consente di riorganizzare lo spettro radio nella banda GSM per nuovi servizi mobili e di aumentare la concorrenza e offre al settore la possibilità di risparmiare fino a 1,6 miliardi di euro in costi di investimento”, ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo responsabile delle telecomunicazioni. “Con decisioni di questo tipo, l’Europa provvede a conservare un vantaggio competitivo nel settore dei servizi senza fili”.

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Le nuove norme comunitarie rientrano tra gli sforzi compiuti dalla Commissione europea per offrire maggiori opportunità di spettro alle comunicazioni senza fili. Le misure pubblicate oggi aprono la banda di frequenze GSM a dispositivi più avanzati di comunicazione senza fili. Una nuova decisione e una direttiva che modernizza la direttiva GSM del 1987 sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE, divenendo in tal modo parte del diritto comunitario, e devono ora essere applicate in tutti i 27 Stati membri dell’Unione.
Le nuove norme consentono inoltre di adattare più facilmente l’attribuzione delle frequenze radio nella banda dei 900 MHz per consentire anche l’applicazione delle nuove tecnologie a banda larga ad alta velocità di quarta generazione. Gli apparecchi attuali continueranno a funzionare senza problemi ma potranno altresì utilizzare nuove tecnologie per accedere a servizi a banda larga ad alta velocità.
Le norme riformate avranno un impatto economico positivo sul settore e promuoveranno l’adozione di nuovi servizi senza fili, grazie alla riduzione dei costi di rete derivanti dall’utilizzo di bande di frequenza più basse.
La nuova decisione della Commissione stabilisce i parametri tecnici che permettono la coesistenza dei sistemi GSM (telefoni cellulari di seconda generazione - 2G) e UMTS (telefoni di terza generazione - 3G - che aggiungono ai servizi telefonici normali l ’internet mobile ad alta velocità), attivi sulle frequenze GSM di 900 e 1800 MHz in linea con la direttiva. La decisione si basa sulla decisione europea relativa allo spettro radio , che istituisce un meccanismo per l’adozione di norme tecniche armonizzate in base alle proposte provenienti dagli esperti nazionali in materia di frequenze radio.
Le amministrazioni nazionali dispongono ora di sei mesi per recepire la direttiva e applicare la decisione in modo tale da rendere le bande di frequenza GSM pienamente disponibili per i telefoni di terza generazione. Al momento dell’apertura delle licenze GSM esistenti, le autorità di regolamentazione nazionali dovranno esaminare le condizioni di concorrenza tra gli operatori di telefonia mobile e prendere misure contro le eventuali distorsioni, conformemente alla normativa comunitaria in materia di telecomunicazioni. La decisione prevede inoltre la possibilità di introdurre modifiche che permettano di includere parametri tecnici d’uso per altri sistemi non GSM la cui compatibilità potrà essere verificata in una fase successiva.



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