Open
Fiber: wholesale only è modello di successo
22 aprile 2020 - Con riferimento
alle dichiarazioni di TIM sul modello wholesale, Open Fiber dichiara che il modello
wholesale only trova importanti riscontri sia nel nuovo Codice Europeo
delle Comunicazioni Elettroniche, in fase di recepimento da parte
del Parlamento italiano, sia nelle analisi svolte dall’Agcom e dall’AGCM,
sia in un chiaro orientamento espresso ad amplissima maggioranza dal Legislatore
nel decreto fiscale del 2018 (art. 23-ter). In tutti i casi, questo modello viene
indicato come il più adatto per favorire gli ingenti investimenti necessari
a realizzare una nuova rete di accesso ad altissima capacità, a disposizione
di famiglie e imprese. Investimenti che – al contrario – non sono
stati effettuati dall’operatore verticalmente integrato causando il ritardo
in cui si trova il nostro Paese.
- Il modello wholesale
only è soprattutto l’unico a garantire l’accesso alla rete
in forma neutrale e non discriminatoria a tutti gli operatori, che ne sono
clienti e non concorrenti, con evidenti benefici per i consumatori in termini
di pluralità e ricchezza dei servizi disponibili.
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- Un modello di business che,
oltre ad ottenere il gradimento di tutti gli operatori di telecomunicazione del
mercato italiano ad eccezione dell’incumbent, ha già permesso ad
Open Fiber in circa tre anni di diventare, con 8,5 milioni di case raggiunte,
il terzo fornitore europeo di connettività in modalità FTTH
(Fiber To The Home) – il primo non verticalmente integrato – alle
spalle di Telefonica e Orange. Un risultato tutt’altro che fallimentare
a giudicare anche dai comportamenti abusivi messi in campo dall’incumbent
per ostacolarlo e il reiterato interesse dimostrato ad acquisirne il controllo.