UE:
più facile uso cellulari a bordo navi in acque europee
24 marzo 2010 - La Commissione
europea ha adottato nuove norme per facilitare l'uso dei telefoni cellulari per
chiamare e inviare o ricevere SMS da parte dei passeggeri e degli equipaggi delle
navi che operano nelle acque territoriali della UE quando si trovano al di fuori
della portata delle reti telefoniche mobili terrestri. Le nuove regole armonizzano
le condizioni tecnico-giuridiche relative ai servizi di comunicazione mobile a
bordo delle navi e aprono la strada ad applicazioni innovative quali il controllo
a distanza dei container stivati a bordo. Le nuove norme garantiscono la certezza
del diritto e opportunità economiche ai fornitori di servizi che vogliano
offrire una connettività mobile continua transfrontaliera nelle acque europee.
La Commissaria dell'UE responsabile per l'agenda digitale, Neelie Kroes, ha dichiarato:
"Grazie alle nuove norme adottate dalla Commissione dieci milioni di persone
che viaggiano o lavorano a bordo delle navi operanti nelle acque territoriali
europee saranno in grado di usare il telefono cellulare senza problemi di interferenze".
Le nuove norme dovrebbero mettere fine al coacervo di 27 differenti legislazioni
nazionali in materia di copertura dei telefoni cellulari a bordo delle navi da
crociera, dei mercantili e dei traghetti operanti nelle acque territoriali europee.
Le norme in parola garantiscono la certezza del diritto agli operatori delle telecomunicazioni
che intendano offrire servizi mobili marittimi ai loro clienti.
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I
servizi di comunicazione mobile di bordo operano mediante piccole stazioni di
base installate a bordo delle navi ("picocelle") che collegano via satellite
i terminali dei viaggiatori alle stazioni delle reti terrestri. I servizi di comunicazione
a bordo delle navi garantiscono la connettività degli utenti tramite le
reti di telecomunicazione mediante un normale telefono cellulare.
Una decisione adottata
di recente dalla Commissione garantisce la disponibilità delle frequenze
radio GSM della banda 900 MHz e/o 1800 MHz per i servizi di comunicazione a bordo
delle navi in condizioni tecnico operative armonizzate. Essa garantisce inoltre
che i servizi mobili di bordo non interferiscano con quelli terrestri in modo
che gli utilizzatori di servizi mobili che si trovano nelle zone costiere non
siano inavvertitamente collegati alle stazioni montate a bordo delle navi.
Parallelamente la Commissione
ha adottato una raccomandazione che invita gli Stati membri della UE a liberalizzare
i rispettivi regimi di autorizzazione in modo che qualsiasi operatore di servizi
di bordo autorizzato a operare in un paese possa fornire servizi nelle acque territoriali
di altri paesi della UE senza doversi munire di ulteriori licenze.
L'effetto combinato
di queste due misure permetterà ai viaggiatori e agli equipaggi delle navi
di rimanere in contatto con famigliari e amici utilizzando i propri telefoni cellulari.
La connettività marittima continua consentirà inoltre un monitoraggio
in tempo reale – grazie a telesensori – delle merci trasportate. Ad
esempio sarà possibile monitorare a distanza la temperatura e l'umidità
di un container per verificare in ogni momento la qualità delle merci stivate
in una nave.
Gli Stati membri della
UE dispongono ora di 12 mesi per liberare le bande dello spettro radio destinate
ai servizi di comunicazione mobile a bordo delle navi e adeguare le rispettive
legislazioni nazionali per conformarle alla decisione. Gli Stati membri dovranno
inoltre accertarsi che i consumatori siano adeguatamente informati sui termini
e le condizioni per l'uso dei servizi di comunicazione mobile a bordo delle navi.