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Agcom: Coronavirus, decisioni su rete, tlc e servizi postali
24 marzo 2020 –
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dopo
aver analizzato i contenuti del Decreto legge “Cura Italia”
relativamente ai settori di propria competenza, ha assunto un primo pacchetto
di decisioni volte a garantire il funzionamento dei servizi di pubblica utilità
e ogni altra iniziativa che tenga conto del quadro di emergenza e delle sopravvenute
necessità delle strutture pubbliche coinvolte nella gestione della crisi,
delle famiglie e delle imprese chiamate a contribuire al superamento dello stato
di emergenza e ad accelerare il ritorno alla normalità.
- L’Autorità ha anche avviato quattro tavoli permanenti con gli operatori
al fine di indicare soluzioni per la gestione delle urgenze da affrontare nello
stato di emergenza. Tavoli che affronteranno i temi del potenziamento e della
sicurezza di reti e servizi di telecomunicazioni; della protezione e facilitazione
all’uso di servizi digitali da parte dei consumatori; della riorganizzazione
e esercizio degli uffici e servizi postali e di consegna dei pacchi; del ruolo
dei servizi media audiovisivi, con particolare riferimento alla correttezza delle
informazioni concernenti l’epidemia e l’emergenza sanitaria; del possibile
uso dei Big data e della promozione di meccanismi di autoregolamentazione da parte
delle piattaforme on-line.
- L’autorità, in relazione agli obiettivi dell’articolo 82
del decreto Cura Italia, finalizzati a far fronte alla crescita dei consumi dei
servizi e del traffico sulle resi di comunicazioni elettroniche, nonché
per rispondere alle esigenze dei settori, in primis quello sanitario, ritenuti
prioritari dall’unità di emergenza della Presidenza del Consiglio
o dalle unità di crisi regionali, ha approvato oggi un primo pacchetto
di misure rivolte agli operatori di reti e servizi di comunicazioni elettroniche.
- In attuazione di quanto previsto dalla norma, che prevede un ruolo dell’Autorità
di derogare alle condizioni di regolamentazione per facilitare la gestione dell’emergenza
assicurando al contempo la concorrenza nei mercati delle infrastrutture e dei
servizi, Agcom ha previsto misure per miglioramento delle condizioni di offerta
dei servizi di rete da parte di Telecom Italia prevedendo nel periodo di emergenza:
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- una riduzione
di costi all’ingrosso unitari della banda Ethernet rame e fibra di TIM;
- il massimo impegno alla fornitura accelerata degli apparati di trasporto
e VLAN (KIT 10Gb NGA e VULA, SVLAN ad essi associate) necessari per l’aumento
di banda e per dar seguito all’apertura anticipata dei nuovi Cabinet NGA;
- la traslazione a livello wholesale di eventuali sconti nei contributi una tantum
a livello retail al fine di azzerare i costi a carico dei consumatori, mantenendo
al tempo stesso opportuni margini per i concorrenti
- Telecom Italia dovrà,
infine, mettere a disposizione le proprie infrastrutture su tutto il territorio
nazionale, rispondendo alle richieste dei consumatori senza discriminare rispetto
alle tecnologie e alle aree geografiche del paese.
A tal fine è stata approvata, per il periodo dell’emergenza, la trasparenza
delle infrastrutture messe a disposizione con la pubblicazione nel sito wholesale
di TIM e la riduzione dei tempi di preavviso per l’avvio della commercializzazione
delle nuove infrastrutture di accesso.
L’Autorità,
vigilerà comunque sulle azioni di TIM e sul rispetto di quanto deliberato
da Agcm nel procedimento A514 e di quanto previsto dal quadro regolamentare 2019-2021
della delibera 348/19/CONS, suggerendo eventualmente misure correttive anche alla
luce dello sviluppo di reti ad altissima velocità auspicato dalla Commissione
Europea.
Agcom inoltre, richiederà agli operatori di fare ogni sforzo necessario
per contribuire alla gestione e superamento dello stato di emergenza, indicando
alcune azioni ritenute rilevanti quali:
- Cercare di assicurare nel più breve tempo possibile un aumento della
banda media per cliente, su rete fissa, di almeno il 30%, ove tecnicamente
possibile;
- Compiere ogni sforzo, in caso di assenza di copertura con rete fissa NGA e su
richiesta del condominio o del soggetto giuridico responsabile della sede per
attivare, senza aggravio di costo fino al 30 giugno 2020, ogni possibile soluzione
di accesso;
- Raccomandare ai consumatori finali di utilizzare in casa prevalentemente
gli accessi fissi (anche wi-fi) per non sovraccaricare la rete mobile;
- Di ridurre o azzerare i contributi una tantum di attivazione di nuove
linee fibra e da rame a fibra fino al 30 giugno 2020.
Relativamente alle criticità
riscontrate nel settore postale, l’Autorità, nel rispetto delle prevalenti
norme e misure disposte per garantire la massima sicurezza e protezione dal rischio
di contagio, chiede agli operatori postali di adottare modalità operative,
omogenee e se possibile condivise, che pur divergendo da quelle ordinarie, riducano
al minimo l’impatto di tali eventi sull’erogazione dei servizi, evitando
nel contempo che possano verificarsi interruzioni o sospensioni dell’intero
servizio.
- Inoltre, eventuali interventi sulle modalità di svolgimento del servizio
postale (organizzazione degli uffici) adottate dagli operatori, nel rispetto degli
obiettivi prioritari già indicati, potranno essere vagliate da Agcom sotto
il profilo della proporzionalità e della ragionevolezza rispetto alla preminente
finalità di tutela della salute e della necessaria uniformità rispetto
alle altre modalità adottate da altri operatori. Infine, potranno inoltre
essere fornite indicazioni volte a tutelare interessi fondamentali e ad evitare
che possano crearsi in altri settori gravi e irrimediabili disfunzioni, potenzialmente
in grado di aggravare la situazione emergenziale nel suo complesso, in conformità
a quanto stabilito dal Governo ed in stretto coordinamento con tutte le Istituzioni
competenti.
L’Autorità ha infine previsto una dilazione
dei pagamenti del contributo per il suo funzionamento a carico dei soggetti che
operano nei settori di competenza (comunicazioni elettroniche, servizi media,
servizi postali e commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi) di minori
dimensioni. In particolare gli operatori con fatturato annuo inferiore a 50 milioni
di euro potranno versare il contributo all’Autorità entro il 15 giugno
2020 e non entro il 1 aprile 2020 come previsto.
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