Agcom
diffida Telecom Italia per manovra del 1 maggio
24 aprile 2015 –
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel Consiglio del
20 aprile scorso, ha approvato, su proposta del relatore, Antonio
Nicita, un provvedimento relativo alle nuove condizioni contrattuali ed economiche
su cui Telecom Italia si accinge a spostare la propria clientela residenziale
di rete fissa.
A seguito delle attività di verifica della manovra
proposta da Telecom Italia svolte in questi mesi, l’Autorità
ha riscontrato alcune criticità in relazione a due profili di tutela previsti
dalla normati va:
- l’esaustiva e trasparente informazione resa alla clientela, anche al fine
di garantire un corretto esercizio del diritto di recesso;
- la tutela del diritto di scelta per gli utenti che utilizzano il c.d. servizio
universale, in sostanza quei clienti che hanno attivo il servizio di connessione
alla rete di comunicazione pubblica in postazione fissa (accesso alla linea RTG)
e che non hanno attivato in passato offerte tariffarie aggiuntive rispetto a tale
servizio.
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Il
richiamo alla maggiore trasparenza e ampiezza dell’informazione è
un principio, generale e di estrema importanza per l’Autorità, di
tutela dei consumatori, da rispettare in caso di proposta di modifica delle offerte
commerciali. Inoltre, la tutela di quei consumatori che dalla connessione alla
linea RTG (servizio universale) passerebbero all’offerta “Tutto
Voce” ha portato l’Autorità a rilevare l’assenza
di un espresso consenso da parte del consumatore, elemento ritenuto critico anche
per gli effetti sui livelli di spesa mensile derivanti dal passaggio ad un servizio
ulteriore rispetto al servizio base di collegamento alla rete.
Per questi motivi è stato adottato un provvedimento
di diffida verso la società Telecom Italia al rispetto degli articoli 53,
54, 70 e 71 del Codice delle comunicazioni elettroniche.