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Agcom: linee in rame sotto al 50%, crescita rete mobile +60%
24 aprile 2020 –
A fine dicembre 2019 gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di circa
180 mila unità rispetto al trimestre precedente, con una contrazione di
700 mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi dall’Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni, evidenziano tuttavia profondi mutamenti
nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio:
se nel dicembre del 2015 quasi il 90% degli accessi alla rete fissa era in rame,
dopo quattro anni questi sono scesi al 47,2% (con una flessione di 8,92
milioni di linee). Nello stesso periodo sono cresciuti gli accessi tramite altre
tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC
(+6,70 milioni di unità), FTTH (+900 mila) e FWA (+ 590 mila).
- Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocità
di connessione: le linee con velocità superiore ai 30 Mbit/s in
quattro anni sono passate infatti dall’8,1% (dicembre 2015) ad oltre il
55% del totale delle linee broadband e ultrabroadband, Il quadro competitivo vede
Tim quale maggiore operatore con il 43,5%, seguito da Vodafone con il 16,4%, e
da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15% circa.
- Nella rete mobile, le sim complessive su base annua risultano relativamente
stabili (intorno ai 104 milioni) con le M2M che sono cresciute di 3,2 milioni,
mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte
di 3,1 milioni di unità. Tim si conferma market leader (29,8%),
seguita da Vodafone (28,8%) e Wind Tre (27,6%) mentre
il nuovo entrante Iliad rappresenta il 5,1% del mercato.
- Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human” (escludendo
quindi le M2M), il nuovo operatore Iliad raggiunge il 6,6%, mentre
Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,8 punti percentuali su base
annua, rimane il principale operatore con il 30,0%.
- Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nell’ultimo
trimestre del 2019 poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato
traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in circa 6,6 GB/mese,
in crescita di oltre il 50% rispetto a dicembre 2018.
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- Relativamente al
settore televisivo, rispetto a dicembre 2018, nonostante una contrazione
degli ascolti (-1,3 punti percentuali), la Rai resta il principale operatore in
termini di audience con circa il 36%; il secondo operatore, Mediaset, con 3,4
milioni di telespettatori nel giorno medio registra una crescita (+2,9 punti percentuali)
raggiungendo uno share del 32,4%. Nello stesso periodo, anche Discovery ottiene
una performance positiva (+0,7 punti percentuali) e si assesta su una quota di
ascolti del 7,6%; risultano invece in contrazione gli ascolti registrati di Comcast
(-0,6 punti percentuali), La7 del Gruppo Cairo Communication (-0,2 punti percentuali),
e degli altri operatori, che complessivamente raggiungono il 14% (-1,5 punti percentuali).
Analizzando l’evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali
programmi di informazione (i telegiornali), nel giorno medio, Tg1 e Tg5 si confermano
i più seguiti (complessivamente con circa 9 milioni di ascoltatori). Al
terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale
di Rai 3 (TgR) con uno share, pari al 13,2%, costante su base annua.
- Per il settore dell’editoria si conferma il trend negativo già
evidenziato nei precedenti Osservatori: nel mese di dicembre 2019, la vendita
di quotidiani è pari a circa 2,7 milioni di copie, in flessione del 8%
su base annua. Con riferimento all’intero periodo considerato (dicembre
2015 – dicembre 2019), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute
dai principali editori si sono ridotte di quasi un terzo, passando da 2,2 a 1,5
milioni di unità. Contestualmente, risultano in netta flessione anche le
copie digitali (-24% nell’intero periodo, -4% da dicembre 2018).
- Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di dicembre
2019, 41,5 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale
di 116 ore di navigazione mensile a persona. Analizzando l’audience dei
principali social network, Facebook con 35,7 milioni di utenti unici si conferma
leader in termini di utilizzo mentre prosegue il trend crescente per Instagram,
frequentato da 27 milioni di utenti unici (+3,6 milioni rispetto a dicembre 2018),
Linkedin (+2,2 milioni di visitatori unici), Pinterest (+4 milioni) e Twitter
(+0,8 milioni). Tik Tok del gruppo Bytedance con 3,6 milioni di utenti a dicembre
2020, supera la performance di Snapchat.
- Nel 2019 i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono aumentati
dell’1,9% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno: in particolare,
i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 5,5%, mentre quelli postali
sono in flessione del 3,7%. Per quanto riguarda i volumi dei servizi ricompresi
nel servizio universale, essi risultano in flessione del 17,8% su base annua.
Allo stesso tempo gli invii di pacchi hanno fatto registrare una crescita del
6,2%, con poco meno di 480 milioni di unità movimentate da inizio anno.
- Il quadro concorrenziale del settore postale nel suo
complesso vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con oltre il 44%,
mentre nel segmento dei servizi di corriere espresso si registra un maggior
livello di competizione dal momento che i tre principali operatori risultano avere
una quota simile; GLS Italy con il 24,0%, seguita da BRT con il
18,2% e UPS con il 17,0%. Su base annua, i ricavi unitari medi relativi
al complesso dei servizi postali mostrano una crescita del 5,9% mentre quelli
relativi ai servizi di corriere espresso si riducono dello 0,7%.
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