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UE:
nuove norme Tlc, vantaggi per privati e imprese in Europa
A partire dal 25 maggio i cittadini europei beneficeranno di
più diritti e servizi nei settori della telefonia fissa, mobile e di Internet
24 maggio 2011 – Al 25 maggio 2011 gli Stati membri sono tenuti ad
attuare a livello nazionale le norme in materia di telecomunicazioni introdotte
dall’UE
al fine di aumentare la competitività del settore e di offrire migliori
servizi alla clientela.
Le nuove norme sanciscono anche il diritto, per i cittadini, di passare a un altro
operatore in un solo giorno senza dover cambiare numero di telefono, di
avere informazioni più chiare in merito ai servizi offerti e di ricevere
una migliore protezione dei dati personali online. I nuovi poteri di supervisione
attribuiti alla Commissione europea e i poteri normativi del BEREC (l’Organismo
dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) contribuiranno a creare
una maggiore certezza del diritto e aiuteranno gli operatori del settore a crescere
in un mercato delle telecomunicazioni unico e paneuropeo.
La Commissione ha lavorato in stretta collaborazione con gli Stati membri per
garantire un’attuazione rapida delle norme UE e non esclude di avviare procedimenti
di infrazione contro gli Stati membri che non le hanno attuate entro i termini
previsti. Creare un mercato unico nel settore delle telecomunicazioni rientra
tra gli obiettivi fondamentali dell’Agenda digitale europea.
Neelie Kroes, vicepresidente
della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato:
“I cittadini e le imprese dovrebbero approfittare al massimo delle opportunità
offerte dalle nuove norme per avere servizi più competitivi nel settore
delle telecomunicazioni. Farò del mio meglio per aiutarli in questo senso.
Se questi diritti non saranno attuati nella pratica, adotterò i provvedimenti
necessari, nei confronti degli Stati membri e degli operatori, per porvi rimedio”.
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Dal 25 maggio, grazie alle
nuove norme europee cittadini e imprese disporranno di:
Migliore tutela dei consumatori e scelta più ampia
- sarà possibile passare da un operatore fisso o mobile a un altro
senza dover cambiare il proprio numero di telefono, entro un giorno lavorativo;
- i contratti iniziali di abbonamento per i clienti avranno una durata massima
di 24 mesi e gli operatori saranno obbligati a offrire contratti di 12 mesi; in
questo modo i clienti potranno passare più facilmente a un altro operatore
in presenza di offerte migliori;
- le informazioni sui servizi a cui un cliente si abbona dovranno essere più
chiare. I contratti dovranno contenere informazioni in merito ai livelli minimi
di qualità del servizio. In particolare, gli utenti di Internet dovranno
ricevere informazioni in merito alle tecniche di gestione del traffico e al loro
impatto sulla qualità del servizio, così come eventuali altre limitazioni
(limiti di larghezza di banda, velocità di connessione disponibili, blocco
o strozzatura dell’accesso a taluni servizi come i servizi VoIP); i contratti
dovranno inoltre contenere informazioni dettagliate relative ai rimborsi e alle
compensazioni offerte qualora tali livelli minimi non siano raggiunti.
Maggiore sicurezza e protezione della riservatezza online
- maggiore protezione contro la violazione di dati personali e lo spam
(e-mail indesiderate), obbligo di avviso in caso di violazione dei dati personali;
- maggiori informazioni e richiesta di autorizzazione per la registrazione o l’utilizzo
dei dati nei dispositivi degli utenti (ad esempio cookies non inerenti al servizio
utilizzato in un dato momento).
Regolamentazione più coerente nel territorio dell’UE
- gli organismi nazionali di regolamentazione saranno più indipendenti
e potranno, come estrema risorsa, obbligare gli operatori di telecomunicazioni
che dispongono di un potere di mercato significativo a separare le reti di comunicazione
e la fornitura di servizi per garantire agli altri operatori un accesso senza
discriminazione (senza separare necessariamente la proprietà né
imporre la creazione di una società distinta);
- la Commissione, in cooperazione con il BEREC (l’Organismo dei regolatori
europei delle comunicazioni elettroniche), ha inoltre ricevuto poteri supplementari
di supervisione delle misure relative alla concorrenza sui mercati delle telecomunicazioni
(la cosiddetta “procedura dell’articolo 7.“). Nella pratica,
se la Commissione ritiene che una misura relativa alla concorrenza notificata,
in fase di progetto, da un organismo nazionale di regolamentazione rischi di creare
barriere al mercato unico dei servizi di telecomunicazioni, essa può svolgere
una valutazione approfondita e, in consultazione con il BEREC, emettere una raccomandazione
all’organismo nazionale di regolamentazione per modificare o ritirare la
misura programmata. Le autorità nazionali di regolamentazione devono tenere
in massima considerazione tali raccomandazioni.
Tra gli altri elementi introdotti nel pacchetto figura un migliore accesso
ai servizi di emergenza, come il 112 (numero unico di emergenza europeo).
Recentemente la Commissione ha adottato, sulla base di elementi nuovi contenuti
nelle norme aggiornate sulle telecomunicazioni, una raccomandazione che indica
alle autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni le
modalità per disciplinare l’accesso di terzi, a condizioni di concorrenza,
alle reti ultraveloci in fibra ottica (note anche come reti NGA, ovvero “accesso
di nuova generazione”).
La Commissione sta seguendo attentamente l’attuazione delle nuove norme
negli Stati membri e si avvarrà dei propri poteri, rafforzati dal trattato
di Lisbona, per assicurare che le nuove norme europee siano attuate in maniera
completa e tempestiva nei sistemi nazionali. Per aiutare gli Stati membri ad attuare
le nuove norme sulle telecomunicazioni la Commissione ha messo a punto orientamenti
su vari aspetti, come i cookies e il servizio universale. |
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