Adiconsum:
inaccettabile penale Telecom per ritardatari
- Telecom cerca di fare cassa e propone l’inasprimento
dei costi per chi paga in ritardo le bollette: 9 euro di penale, più interessi
al 5.5%
- Un aumento dal 25 al 40% per i consumatori
26 gennaio 2010 - La proposta di Telecom di applicare una penale fissa di
9 euro, più interessi di mora fino al 5,5% per i ritardi di oltre 10 gg.
nel pagamento delle bollette - dichiara Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum
– è gravissima! Telecom in questo modo intende solo fare cassa”
La proposta è
inaccettabile - continua Pietro Giordano, Segretario Nazionale – Adiconsum,
unitamente alle altre associazioni, ha espresso all’Agcom la sua piena contrarietà.
Nella telefonia fissa
la media delle bollette va dai 30 ai 40 euro, con un peso percentuale enorme del
canone fisso sull’intero importo. Gli aumenti prospettati da Telecom equivarrebbero
ad un aumento medio che va dal 25 al 40% per i c.d. ritardatari.
Ma chi può affermare
che siano effettivamente ritardatari i consumatori che non pagano alla scadenza?
Com’è possibile appurarlo con un sistema postale di consegna delle
bollette che non ha nessuna tracciabilità e che non consente di identificare
la responsabilità del ritardato pagamento?
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La proposta di Telecom scaricherebbe
costi enormi sui consumatori, senza poter verificare se è Telecom che consegna
le bollette in ritardo o se il ritardo nella consegna ai consumatori è
addebitabile alle poste.
La proposta di Telecom oltre prevedere aumenti secchi (9 euro) che sotto la scusa
di spese amministrative, finisce con l’applicare un costo iniquo a carico
degli utenti ed, inoltre, è priva di fondamento economico prevedendo anche
un incremento dell’attuale tasso di interesse, in presenza di un bassissimo
costo del denaro.
È palese il tentativo di far cassa colpendo chi ritarda i pagamenti per
necessità, distrazione, ritardato o mancato recapito del bollettino o reclamo
in corso.
Adiconsum chiede all’Agcom di respingere tali richieste di Telecom e sottolinea
anche la scorrettezza di Telecom nell’aver preso una decisione unilaterale,
senza consultare chi rappresenta gli utenti.