Skype ha richiesto a Nimbuzz di rimuovere il supporto
La
disconnessione alle applicazioni VoIP di terze parti continua
26 ottobre 2010 - Nimbuzz
- l’unica piattaforma universale di comunicazione realmente “aperta”
- ha ricevuto da parte di Skype la richiesta di rimuovere il supporto a tutti
i servizi Skype, a partire dal prossimo 31 ottobre.
Questa
scelta è da intendersi in linea con il mandato generale di Skype di disconnettere
tutti i servizi VoIP di terze parti a fronte dell’imminente IPO (Initial
Public Offering – offerta dei titoli Skype in Borsa).
Nimbuzz ha di recente annunciato di aver superato i 150 milioni di download
e di avere 30 milioni di utenti registrati da tutti i principali sistemi operativi
mobili. Inoltre, i 3,65 miliardi di minuti di chiamate vocali registrati nel corso
dell’ultimo anno provano la sempre maggiore domanda e, di conseguenza, l’adozione
rapida della piattaforma proprietaria NimbuzzOut (http://www.nimbuzzout.com),
che consente di effettuare chiamate a basso costo, Con tariffe decisamente più
competitive di Skype, NimbuzzOut è disponibile su un numero maggiore di
dispositivi mobili e reti dello stesso SkypeOut.
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“La decisione di
Skype risulta essere ingiusta non solo nei confronti dei loro ma anche dei nostri
utenti” commenta Evert Jaap Lugt, CEO di Nimbuzz. “Le persone
desiderano poter scegliere come comunicare ed essere in grado di telefonare ed
inviare messaggi, indipendentemente dal servizio, social network, dispositivo
o operatore. Nimbuzz offre proprio la libertà di fare tutto ciò,
Skype no.”
A partire dal prossimo 31 ottobre, gli utenti Skype saranno impossibilitati
a chattare, inviare messaggi o chiamare gli amici e la famiglia via Nimbuzz e
viceversa. Ciononostante, a differenza di chi usava solo Skype, gli utenti di
Nimbuzz restano liberi di comunicare con tutti i loro contatti utilizzando altri
servizi VoIP/SIP e social network, tra cui Facebook, Yahoo, Windows Live Messenger
(MSN), AIM, GoogleTalk Twitter, MySpace, ICQ, Gadu-Gadu e Hyves.
“La popolarità di Nimbuzz in tutto il mondo prova che gli utenti
non vogliono essere legati ad un unico servizio, o canale di comunicazione. La
miglior soluzione è di dare potere agli utenti, e questa è la nostra
missione – dare ad ognuno il potere di comunicare con chiunque nel mondo,
in qualunque modo, attraverso qualunque rete, computer o cellulare” -
Ha concluso Lugt.