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Agcom: costo massimo SMS 13,2 €cent, piani al secondo
- Gli operatori mobili italiani si allineano alle migliori pratiche europee in materia di sms e tariffazione al secondo.
- Calabrò: "Oggi è una giornata positiva per i consumatori italiani"


27 novembre 2009 - Tariffe per gli sms non superiori a quelle previste nel Regolamento comunitario 13,2 €cent (11 €cent+iva) e tariffazione al secondo per i clienti che lo richiederanno: sono queste le principali novità che i consumatori italiani avranno a disposizione entro gennaio.
Dopo un lungo e intenso confronto, dapprima con ASSTEL e successivamente con i principali operatori di telefonia mobile,sono giunte oggi le risposte che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni attendeva e che aveva nei giorni scorsi più volte sollecitato.
Si tratta di singole risposte trasmesse da TIM, Vodafone, H3G e Wind, che si differenziano per caratteristiche e modalità di applicazione in coerenza con il carattere concorrenziale del mercato. In pratica tutte però garantiscono che i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli SMS e a piani tariffari al secondo, che dovranno essere stabilmente offerti. E’ questo il requisito minimo di trasparenza che l’AGCOM aveva richiesto in applicazione di un principio che, prima di essere giuridico, è di buon senso, tale cioè da garantire che il cittadino italiano non sia posto in alcuni casi in una paradossale situazione di svantaggio rispetto a chi spedisce gli sms dall’estero.
Ciascun operatore implementerà in maniera differente la nuova offerta: alcuni adeguando i piani tariffari, altri offrendo la migrazione gratuita a nuovi piani tariffari coerenti con il regolamento comunitario. Spetterà ai singoli operatori comunicare alla clientela le offerte.
L’Autorità, da parte sua, vigilerà sul rispetto dei principi generali di trasparenza e di tutela dell’utenza nonché sull’ osservanza degli “impegni” assunti.
Il Consiglio dell’AGCOM ha quindi preso atto con favore delle proposte ricevute, deliberando l’avvio di una consultazione pubblica su regole di trasparenza e controllo della spesa nel settore della telefonia mobile.

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In particolare il Consiglio ha anche deliberato di sottoporre a consultazione pubblica una serie di soluzioni tecniche per migliorare la trasparenza delle condizioni di offerta nel mercato dei servizi dati in mobilità (chiavette, telefonini avanzati), al fine di contrastare il fenomeno degli addebiti poco chiari particolarmente onerosi in bolletta a causa di consumi inconsapevoli (bill shock).
La proposta prevede la predisposizione di sistemi di allerta più efficaci di quelli attualmente impiegati (SMS, messaggi di posta elettronica, finestre pop-up sul personal computer), che informino tempestivamente il cliente prima che venga consumato l’80% del traffico residuo. E’ previsto in particolare un blocco del credito o dei volumi di consumo, da indicare a cura del cliente, per tutelare quest’ultimo da modalità tecniche di configurazione dei terminali o di utilizzo delle reti che si sono rivelate particolarmente esposte a un’escalation dei consumi.
Il Presidente Corrado Calabrò ha dichiarato: “Oggi è una giornata positiva per i consumatori italiani. Quello raggiunto con la collaborazione degli operatori è un risultato che viene conseguito senza le consuete liti giudiziarie, come purtroppo avvenuto in passato.
Il fatto, inoltre, che le proposte depositate presso l’Autorità si differenzino l’una dall’altra per caratteristiche e modalità d’applicazione dimostra che l’adeguamento ai principi del Regolamento UE sul roaming è diventato un fattore di competizione e rafforza, quindi, il quadro concorrenziale in un mercato che, grazie anche all’azione condotta in questi anni dall’Agcom, ha portato a livelli di prezzo in costante discesa, in controtendenza con l’andamento generale nel comparto dei servizi. Vogliamo ora fare chiarezza sulle offerte dei servizi dati in mobilità che sono un fattore decisivo per lo sviluppo della larga banda nel nostro Paese".




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