Agcom
e Co.re.com: nel 2015 gestite 100mila controversie
Le controversie tra utenti e operatori risolte positivamente
sono state l’82,7% del totale. Risparmio per i consumatori è stato
di oltre 30 mln euro.
28 giugno 2016 –
Si è svolto a Lecce, dal 22 al 24 giugno, un corso di alta formazione sul
tema della risoluzione delle controversie, destinato ai funzionari dei Comitati
regionali delle comunicazioni (Co.re.com), organi
funzionali dell’AGCOM, che sul territorio operano da anni per garantire
ai cittadini una giustizia “a portata di mano”, rapida ed efficace.
Il corso ha rappresentato un momento importante di confronto, alla presenza di
operatori e utenti di comunicazioni elettroniche, su un’esperienza positiva
di decentramento amministrativo.
Nel solo 2015, infatti,
i Co.re.com hanno gestito oltre 100mila controversie tra utenti e operatori,
Le controversie risolte positivamente sono state l’82,7% del totale.
Di oltre 8.000 istanze di definizione, oltre 6mila sono state presentate ai Co.re.com.,
e 2mila all’Agcom, con una funzione deflattiva del contenzioso giurisdizionale
evidente.
Pubblicità
In termini economici,
il risparmio per i consumatori è stato notevole. Nell’anno appena
trascorso, la collettività ha risparmiato oltre 30 milioni di euro.
Nel periodo 2011-2015, il vantaggio complessivo per l’utenza è stato
pari a circa 120 milioni di euro.
Come
sottolineato dal Presidente Cardani, “la risoluzione delle controversie
da parte dei Co.re.Com non rappresenta solo un ottimo esempio di efficienza della
pubblica amministrazione, in un’ottica di piena collaborazione tra Autorità
e Regioni, ma anche uno strumento etico al servizio di una giurisdizione alternativa
per i cittadini, capillare, veloce e del tutto gratuita”.
Il Commissario Antonio Martusciello, oltre a ribadire la necessità
di un Codice dell’utente digitale, che racchiuda e sancisca chiaramente
tutti i diritti dei consumatori nell’ambiente digitale, ha sottolineato
“la necessità di valorizzare i Co.re.com. per avvicinare i cittadini
ai centri decisionali, accrescere l’accesso ai servizi e realizzare in pieno
il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione.”