COMUNICATO
CODACONS
Codacons su Tlc bollette a 28 giorni
Avvocatura generale della Corte di Giustizia Ue conferma interventi AGCOM contro
Gestori TLC. Legittimo disporre indennizzi in favore degli utenti danneggiati
28 dicembre 2022 –
In tema di Tlc e sullo scandalo delle bollette a 28 giorni una importante
pronuncia è arrivata dall’Avvocato generale della Corte di Giustizia
Ue (Nicholas Emiliou) che ha
confermato la piena legittimità degli interventi adottati dall’Autorità
per le Comunicazioni (Agcom) nei confronti delle compagnie telefoniche.
Lo rende noto il Codacons, unica associazione ad essere intervenuta a tutela degli
utenti italiani in tutti i procedimenti aperti prima dinanzi a Tar e Consiglio
di Stato, e ora dinanzi alla Corte Ue.
- Come si ricorderà a partire dal 2015 le compagnie telefoniche hanno modificato
i piani tariffari per la telefonia adottando la fatturazione a 28 giorni, una
strategia che introduceva una nuova mensilità a carico dei consumatori
e un rincaro dei costi dell’8,6%.
- Una pratica denunciata dal Codacons e successivamente bocciata dall’Agcom
che impose il ritorno alla fatturazione su base mensile e l’obbligo in capo
agli operatori telefonici di indennizzare gli utenti, con una serie di delibere
impugnate dalle compagnie prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, che ha deciso
di interrogare la Corte di giustizia Ue per accertarsi del fatto che l’Autorità
avesse agito nel rispetto della legge e che gli obblighi imposti alle compagnie
telefoniche non fossero in contrasto con i principi europei sulla libera circolazione
dei servizi (artt. 49 e 56 TFUE) e con i principi di proporzionalità, non
discriminazione e parità di trattamento.
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- L’Avvocato generale
della Corte Europea ha presentato ora le proprie conclusioni (pubblicate al link
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:62020CC0468&from=EN)
suggerendo alla Corte stessa di ritenere legittime le delibere AGCOM in quanto
la protezione dei consumatori, quale settore di competenza concorrente tra Unione
europea e Stati membri, ben può essere perseguita a livello nazionale in
relazione ad aspetti ulteriori e diversi rispetto a quelli contemplati dal quadro
armonizzato specialmente se si tratta di tutelare consumatori vulnerabili.
- Neppure può ritenersi che le disposizioni nazionali siano tali da
limitare la libera circolazione dei servizi – si legge nelle conclusioni
dell’Avvocatura - perché la delibera si è limitata ad introdurre
una modifica del tutto marginale, che impone agli operatori di tornare al periodo
standard per le offerte e per la fatturazione già previsto in precedenza.
- Occorre ora
attendere la pronuncia definitiva della Corte di Giustizia che, se confermasse
le conclusioni dell’Avvocato generale, condurrebbe a rafforzare la legittimità
delle delibere Agcom riconoscendo definitivamente gli illeciti commessi dalle
compagnie telefoniche e l’obbligo di indennizzare i milioni di utenti telefonici
danneggiati dalla fatturazione a 28 giorni – conclude il Codacons.