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Agcom: calano le Sim voce, gestore Iliad al 3,4% del mercato
Nella Rete Mobile crescita del 55,6% del consumo medio unitario
di dati
29 aprile 2019 –
A fine 2018, gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di circa 180
mila unità rispetto al trimestre precedente (-350mila unità rispetto
a dicembre 2017). I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi
dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, evidenziano
tuttavia profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per
la fornitura del servizio: se a fine dicembre 2014 quasi il 94% degli accessi
alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 58%, pari
ad una flessione di 7,5 milioni di linee. Nello stesso periodo (dicembre 2014
– dicembre 2018) sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente
migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+5,9 milioni di unità),
FTTH (+540 mila) e FWA (+ 700 mila).
Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni della rete in termini
di velocità di connessione: le linee con velocità inferiore ai 10
Mbit/s, infatti, rappresentano a dicembre 2018 meno del 25% delle linee broadband
e ultrabroadband, rispetto al 75% del dicembre 2014. Nello stesso periodo, viceversa,
il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è
passato dal 3,7 al 45,1%. Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband
vede Tim quale maggiore operatore con il 43,9%, seguito da Vodafone (15,8%) e
da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.
Nella rete mobile si registra su base annua un aumento complessivo di 3,5
milioni di sim: tale incremento è dovuto alla crescita delle sim M2M,
salite di 4,8 milioni di unita, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati”
si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Tim si conferma market
leader (30,7%), seguita da Wind Tre e Vodafone con una quota simile pari al 29,2%.
Il nuovo entrante Iliad, nei primi sei mesi di attività, conquista il 2,7%
del mercato. Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”,
escludendo quindi le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 3,4%, mentre
Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua,
rimane il principale operatore con il 32,8%.
- Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nell’ultimo
trimestre dell’anno 2018 poco meno del 70% delle linee “human”
ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in
4,27 GB/mese in crescita del 55,6% rispetto a dicembre 2017.
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Rete mobile: linee complessive
- su base trimestrale, le sim 'solo voce' e 'voce+dati' si riducono di 0,7 mln,
(-1,3 in un anno)
- su base annua, le linee complessive registrano un incremento di 3,5 milioni
di unità, dovuto alla progressiva diffusione delle sim «M2M»
(machine to machine) le quali aumentano di 4,8 milioni di unità (+13,4
milioni di linee rispetto a dicembre 2014)
- con riferimento alle sim complessive, Tim si conferma market leader, con il
30,7%
- con riguardo al segmento «human» nei primi sei mesi di attività
Iliad raggiunge il 3,4%
- Wind Tre, pur rimanendo il principale operatore con il 32,8% delle linee «human»,
vede la propria quota diminuire di 2,5 p.p.
- nel segmento MVNO, Poste Mobile, pur arretrando leggermente (-0,8 p.p.), rimane
largamente leader con il 46,8%, mentre Fastweb rafforza la seconda posizione (21,9%)
con una crescita di 3,2 p.p.
Rete mobile: SIM «human» per tipologia di clientela
- su base annua, le utenze
residenziali, che ammontano all’88,5% delle linee (pari a 73,1 milioni di
sim), segnano una diminuzione di 1,28 milioni; nella seconda metà dell’anno,
l’entrata sul mercato di Iliad ha nel complesso controbilanciato la flessione
registrata dagli operatori storici (-3 milioni di sim);
- le utenze affari, che ammontano all’11,5% delle linee (pari a 9,5 milioni
di sim), restano sostanzialmente stabili rispetto a dicembre 2017;
- nell’intero periodo considerato (dicembre 2014 - dicembre 2018), le utenze
affari rimangono sostanzialmente stabili, mentre quelle residenziali si riducono
di 7,1 mln di linee;
- nel segmento residenziale, Wind Tre, pur confermandosi leader con il 34,1%,
perde 2,9 p.p.; analogamente perdono quote TIM e Vodafone, secondo e terzo operatore,
mentre Iliad, nel primo semestre di attività, raggiunge il 3,9%;
- nell’utenza affari, gli operatori TIM e Vodafone, pur in flessione, si
confermano i principali operatori, mentre Wind Tre, con circa il 23%, risulta
in crescita su base annua di 0,7 p.p.
Rete mobile: SIM «human» per tipologia di contratto
- a dicembre 2018, l’86,1%
della customer base (71,1 milioni di sim) utilizza schede prepagate; in termini
assoluti, su base annua, queste si sono ridotte di 0,7 milioni
- le linee in abbonamento, pari al 13,8% delle linee (11,5 milioni di sim), registrano
una flessione di 0,6 milioni di unità in un anno
- nel segmento delle prepagate, pur in flessione di 3,1 p.p., Wind Tre si conferma
market leader con una quota del 32,6%; leggere flessioni si osservano anche per
Tim (-0,9 p.p.) e Vodafone (-0,7 p.p.), mentre Iliad raggiunge il 4,0%
- Nel segmento abbonamenti, leader di mercato risulta ancora Wind Tre, in crescita
di 1,1 p.p., che supera Vodafone (in flessione di 2,7 p.p.), mentre Tim mostra
una crescita (+0,6 p.p.) che la porta a detenere una quota del 30,8%.
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