Agcom
intensifica propria attività a tutela dei consumatori
In
tre mesi 31 procedimenti e sanzioni per oltre un milione
Nuovo intervento contro servizi di cartomanzia non autorizzati
29 dicembre 2009 - 31
procedimenti per violazione di norme a tutela dei consumatori notificati solo
nell’ultimo trimestre. Sanzioni per un importo che supera il milione di
euro erogate a 15 operatori di comunicazioni elettroniche. E ancora: procedimenti
contro soggetti non autorizzati che operavano nel campo della cartomanzia. Questo
il bilancio delle iniziative messe in atto tra ottobre e dicembre dall’Autorità
per le garanzie nelle comunicazioni nell’ambito della sua attività
istituzionale in difesa degli utenti.
Numerose le violazioni alle norme di settore: la fattispecie più ricorrente
resta quella dei servizi non richiesti, che riguarda circa un terzo dei
procedimenti avviati e circa la metà dell’importo complessivo delle
sanzioni comminate. Ma non mancano fattispecie nuove, legate alla evoluzione dei
servizi disponibili sul mercato o al continuo aggiornamento delle regole imposte
a tutela dei consumatori dall’Agcom, tra le quali il rispetto delle disposizioni
in materia di servizi di assistenza ai clienti.
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In
crescita nel corso dell’ultime semestre anche le attività ispettive
poste in essere presso le sedi degli operatori sulla base di migliaia di segnalazioni
degli utenti e delle associazioni di consumatori.
In quest’ambito,
a seguito di un’indagine amministrativa intrapresa, anche sulla scorta di
recenti articoli di stampa, in merito a numerazioni utilizzate impropriamente
dai rispettivi titolari per fornire servizi di cartomanzia, l’Agcom ha nei
giorni scorsi avviato nei confronti di tali operatori procedimenti sanzionatori
per la violazione del “Piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni
e disciplina attuativa” di cui alla delibera 26/08/CIR. Le sanzioni previste
per le violazioni accertate, relative proprio alla fornitura di servizi di cartomanzia
tramite numerazioni con prefisso 892 o 178 senza rispettare le soglie di prezzo
massimo stabilite dalle delibere dell’Autorità, vanno da un minimo
di euro 120.000,00 ad un massimo di 2,5 milioni di euro.