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Agcom: prosegue aumento linee a banda larga fissa e mobile
Le linee fisse aumentano di 880mila unità. Aumentano
sim M2M, passate negli ultimi cinque anni da 5,3 a 14,4 milioni
30 ottobre 2017 –
Gli accessi complessivi della rete fissa crescono per il terzo trimestre consecutivo
grazie all’andamento delle linee a banda larga che, nella prima metà
dell’anno, hanno sfiorato i 16,2 milioni, con un aumento su base
annua pari a 880mila unità.
I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi dal Agcom mostrano
in particolare una riduzione degli accessi broadband in tecnologia xDSL (-790mila
accessi), diminuzione però più che bilanciata dalla crescita (+1,67
milioni) degli accessi in altre tecnologie (qualitativamente superiori), le quali
a fine giugno superano i 4,4 milioni di accessi grazie soprattutto alla crescita
delle linee FTTC-FTTH.
- Dal lato delle prestazioni, le linee broadband con una velocità superiore
ai 10 Mbit/s sono più del 60% del totale, mentre quelle ultrabroadband
(oltre i 30 Mbit/s) rappresentano oltre il 20% (rispetto all’11% registrato
a giugno 2016). Il quadro competitivo vede Tim arrestare la flessione della propria
quota rispetto al trimestre precedente (+0,1%), e consolida la propria posizione
di primo operatore con il 45,5%. Seguono Fastweb con il 15% (+0,2%), Wind Tre
14,9% (-0,3%), e Vodafone 13,9% (+0,7%).
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- Nel settore delle
linee mobili, si registra su base annua un aumento complessivo di 1,4 milioni
di sim, dovuto all’andamento di quelle M2M cresciute di 3,6 milioni
di unità a fronte di una riduzione di 2,2 milioni delle sim tradizionali
(solo voce e voce + dati). Con il 32,1%, Wind Tre è leader di mercato (35,8%
escludendo le sim M2M), seguita da Tim (30,3%) e Vodafone (30,2%). Nel segmento
MVNO, il peso di PosteMobile, pur arretrando, rimane non lontano dal 50%, mentre
Fastweb rafforza la seconda posizione con un incremento del 3,3%.
- Prosegue in misura consistente la crescita della larga banda mobile:
nel secondo trimestre dell’anno le sim che hanno effettuato traffico dati
hanno sfiorato i 52 milioni (+5,6% su base annua), con un consumo medio unitario
di dati di 2,37 GB/mese (+41,2%). Continua l’andamento negativo degli sms
inviati (10,1 miliardi da inizio anno) che si riducono del 18% su base annua e
del 76% rispetto al giugno 2013.
- Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, Google e Facebook consolidano
la loro leadership facendo registrare entrambi, rispetto a giugno 2016, un incremento
di oltre 2 milioni di utenti: mediamente la navigazione su Facebook e Whatsapp
è di poco inferiore alle 27 ore, mentre su Google ha di poco superato le
7 ore mensili. Analizzando l’audience dei Social Network, Facebook risulta
nettamente il più utilizzato dagli italiani con circa 25 milioni di utenti
unici nel mese di giugno 2017: di particolare rilevo la crescita di Instagram
e Linkedin, ciascuno con poco più 4 milioni di utenti in più rispetto
a giungo 2016.
- Nel mercato televisivo, rispetto a giugno 2016, la Rai riduce gli ascolti dal
36,9 al 35,9%, mentre l’audience di Mediaset cresce dal 29,1% al 30,1%.
Nello stesso periodo, tra gli altri operatori televisivi, risulta in calo la quota
di ascolto di 21° Century Fox/Sky Italia (-0,6 punti percentuali) e di La7
(-0,3 punti percentuali), mentre è in crescita la quota di Discovery (+0,7
punti percentuali) e degli altri operatori nazionali e locali (+0,2 punti percentuali).
- Riguardo all’audience radiofonica, i dati mostrano una sostanziale stabilità
degli ascolti con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership (+2%
di ascolti in più rispetto a giugno 2016). Continua la flessione dell’editoria
quotidiana: nello scorso giugno la vendita di quotidiani è risultata di
poco superiore ai 3,5 milioni di copie, in flessione dell’9% rispetto allo
stesso mese del 2016. Nonostante una riduzione su base annua di 0,8 punti percentuali,
il gruppo GEDI risulta essere il leader nella distribuzione delle copie vendute
con il 20,7% seguito a poca distanza da RCS Mediagroup con il 19,5%.
- Infine, nel settore postale, i ricavi complessivi nel primo semestre dell’anno
sono aumentati del 3,8%, con i servizi di corriere espresso in crescita del 9,3%
e quelli postali in flessione del 2,9%. I volumi dei servizi compresi nel servizio
universale risultano in flessione del 13,4%, mentre gli invii di pacchi risultano
in crescita del 10,0%.
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