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Telecom Italia: a Torino nuova Rete fibra ottica 100 Megabit
- Dopo Roma, Milano e Catania, anche nel capoluogo piemontese un primo gruppo di clienti di Telecom Italia potrà iniziare a sperimentare connessioni con una velocità di 100 Megabit al secondo
- La realizzazione della rete di nuova generazione a Torino si inserisce nel piano di investimenti sulla fibra di Telecom Italia che prevede di rendere disponibili i collegamenti ultrabroadband in sei città italiane entro il 2010, in 13 città entro il 2012, per arrivare al 50% di copertura della popolazione e 138 città entro il 2018




10 dicembre 2010 - Telecom Italia avvia la realizzazione a Torino della rete ultrabroadband di nuova generazione in fibra ottica. L’annuncio è stato dato oggi alla presenza di Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, Antonio Saitta, Presidente della Provincia, Claudia Porchietto Assessore al Lavoro Regione Piemonte, Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, e di Oscar Cicchetti, Direttore Technology & Operations di Telecom Italia.
Questa iniziativa si inserisce nel piano di investimenti sulla fibra di Telecom Italia per la realizzazione della rete NGAN (Next Generation Access Network) che prevede di rendere disponibili i collegamenti in fibra in sei città italiane entro il 2010, in 13 città entro il 2012, per arrivare al 50% di copertura della popolazione e 138 città entro il 2018.
“Siamo molto soddisfatti di avviare la realizzazione della nuova rete in fibra ottica anche a Torino – dichiara Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia –, città che è un grande laboratorio di innovazione e che ospita TiLab, il centro di ricerca del Gruppo. La realizzazione di infrastrutture ultrabroadband e la diffusione dei servizi che esse abilitano costituiscono un formidabile motore di sviluppo del territorio e dell’intero Paese. Telecom Italia intende contribuire con le sue reti ed i suoi servizi a dare un impulso importante alla crescita economica sostenibile della città di Torino e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.

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A partire dalla prossima settimana un primo gruppo di clienti di Telecom Italia potrà iniziare a sperimentare connessioni a 100 Megabit al secondo che rendono molto più performanti gli attuali servizi a larga banda e abilitano nuove generazioni di applicazioni come ad esempio la Tv ad alta definizione, la telepresenza, i servizi di cloud computing per le imprese e servizi per una città intelligente come la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.
Telecom Italia collegherà a Torino con la fibra, entro il 2011, 40 mila unità immobiliari nei quartieri/zone di Centro e S. Rita, che diventeranno 55 mila entro il 2012. Il piano di sviluppo prevede la copertura, entro il 2016, delle principali aree del territorio comunale, con circa 500 mila unità immobiliari raggiunte dalla rete di nuova generazione in fibra ottica, pari a circa 900 mila cittadini.
La commercializzazione dei servizi a 100 Megabit disponibili sulla nuova rete in fibra ottica sarà avviata al termine della sperimentazione e subordinatamente all'approvazione dell'offerta da parte dell'Autorità di settore.
Lo sviluppo della rete di accesso di nuova generazione affiancherà la rete esistente, ma in prospettiva si avrà una rete completamente rinnovata in grado di garantire il trasporto ottimale delle diverse tipologie di traffico (dati, video, voce, ecc.) che hanno requisiti molto differenti in termini di richiesta di banda.
Per la posa dei cavi a fibra ottica verranno sfruttate le infrastrutture esistenti e, dove necessario, per gli scavi verranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative grazie al Protocollo d’Intesa firmato oggi tra il Comune di Torino e Telecom Italia. Tale Protocollo, che fa seguito all’accordo recentemente sottoscritto da ANCI e Telecom Italia, permetterà l’impiego di tecniche di posa a basso impatto ambientale (principalmente le cosiddette minitrincee) che minimizzano i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali. Le minitrincee consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di TLC.

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