Telecom
Italia e UPI: intesa per rilanciare sviluppo del Paese
Intesa
per scavi Larga Banda meno invasivi .
18 maggio 2010 - Il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, e il presidente
dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), Giuseppe Castiglione, hanno
siglato un protocollo d’intesa che, riconoscendo la centralità delle
Province nelle politiche di sviluppo del Paese, e in particolare nella promozione
delle infrastrutture tecnologiche di comunicazione, contribuisce a dare concreta
attuazione alla semplificazione delle procedure per la realizzazione delle reti
a banda larga introdotta dalla Legge 133 del 2008.
Il protocollo di intesa,
che segue quello recentemente sottoscritto (febbraio 2010) tra l’UPI ed
il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni, si propone
di diffondere tra le Province l’utilizzo delle nuove tecniche di scavo non
invasive, che riducono l’impatto ambientale e il costo dei lavori per realizzare
le reti di telecomunicazioni per potenziare i servizi a larga banda.
Si tratta delle cosiddette
“minitrincee” che consentono, attraverso l’impiego di tecniche
e strumentazioni altamente innovative, di ridurre fino all’80% i costi socio
ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del
67% gli incidenti sul lavoro, e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione
di infrastrutture di TLC. Questo grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza
e di soli 30 centimetri di profondità.
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Grazie agli impegni assunti
da UPI e Telecom Italia ed al “modello di convenzione” individuato
nel protocollo, le Province potranno stipulare con Telecom Italia, così
come con gli altri operatori di telecomunicazione interessati, specifici accordi
per giungere ad una applicazione uniforme sul territorio nazionale della normativa,
delle terminologie e dei parametri essenziali (ad es. profondità e larghezza
degli scavi), nonché la riduzione dei tempi di approvazione e di realizzazione
dei lavori che utilizzano tali nuove modalità.
UPI e Telecom Italia,
inoltre, costituiranno un tavolo di monitoraggio allo scopo di verificare i processi
semplificativi legati al protocollo e fornire supporto e chiarimenti alle province.
Il tavolo consentirà all’UPI, anche grazie allo scambio di informazioni
con Telecom Italia relative alla copertura dei servizi a banda larga nel territorio,
di coordinare gli interventi delle Province finalizzati al superamento del digital
divide.
Telecom Italia, che
ha già sperimentato con successo queste tecniche di scavo - a Roma, Torino,
in parte della Sardegna e del Sud d’Italia - è il primo operatore
di TLC a sottoscrivere il protocollo con UPI, nella convinzione che l’adozione
diffusa ed omogenea delle nuove tecnologie di scavo consentirà di migliorare
e potenziare l’infrastruttura di rete riducendo tempi, disagi e costi per
la sua realizzazione.
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