Tim:
Cda adotta il Codice Etico ed il Codice di Comportamento in materia di insider
dealing
Roma, dicembre
2002 - Il Consiglio di Amministrazione di TIM (Gruppo Telecom Italia), presieduto
da Carlo Buora, riunitosi al termine della riunione assembleare, ha adottato il
Codice Etico ed il Codice di Comportamento in materia di "insider dealing".
TIM
ha fatto proprio ed adottato il Codice Etico del Gruppo Telecom Italia, ispirato
anche ai principi in materia di diritti umani, ambiente e lavoro contenuti nel
"Global Compact", promosso dall'Organizzazione delle Nazioni Unite,
al quale il Consiglio di Amministrazione di TIM ha deliberato di aderire. Il Codice
Etico si colloca idealmente a monte dell'intero sistema di corporate governance
e - come tale - riveste un'importanza basilare, in termini programmatici, quale
corpus di principi per una conduzione degli affari eticamente orientata. Si tratta
di un documento agile che reca l'indicazione chiara degli obiettivi e dei valori
informatori dell'attivita' d'impresa, con riferimento ai principali stakeholders
con i quali TIM e le societa' del Gruppo si trovano quotidianamente ad interagire:
azionisti, mercato finanziario, clienti, comunita', personale.
Il
Codice di Comportamento in materia di insider dealing e' stato redatto in ottemperanza
alla disciplina recentemente introdotta da Borsa Italiana che, come noto, comporta
per le societa' quotate un obbligo di disclosure periodico, a partire dal 1°
gennaio 2003, circa le operazioni effettuate sugli strumenti finanziari quotati
dell'emittente, delle sue controllate, da soggetti che possono accedere ad informazioni
price sensitive. Rispetto alla disciplina di riferimento elaborata da Borsa Italiana,
il documento si caratterizza nei seguenti profili qualificanti:
- flessibilita'
nell'individuazione del novero delle persone assoggettate ad obbligo di disclosure,
al fine di poter tener conto anche di situazioni contingenti di accesso alle informazioni
riservate;
- estensione dell'obbligo di comunicazione alle operazioni effettuate
su strumenti finanziari quotati emessi dalle societa' controllanti (oltre che
dalle controllate);
- sensibile riduzione delle soglie quantitative di rilevanza
delle operazioni da segnalare al mercato con periodicita' trimestrale (da 50.000
a 35.000 euro) ovvero, immediatamente all'atto dell'effettuazione (da 250.000
a 80.000 euro);
- estensione dell'obbligo di trasparenza agli atti di esercizio
di stock options o di diritti di opzione nonche' a tutte le operazioni su strumenti
finanziari emessi dall'emittente, dalle sue controllate e dalle societa' controllanti,
quand'anche realizzate nell'ambito di rapporti di gestione su base individuale
di portafogli di investimento, in cui il cliente rinunci alla facolta' di impartire
istruzioni;
- previsione di "black-out periods", cioe' di periodi
predeterminati durante i quali le persone soggette alle previsioni del Codice
non possono compiere operazioni.
Il
Codice di Comportamento prevede poi un sistema sanzionatorio di particolare rigore
che, per Amministratori e Sindaci, contempla la possibilita' di proporre all'Assemblea
la revoca dell'incarico. Il Codice di Comportamento entrera' in vigore dal 1°
gennaio 2003.
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