TIM: al via servizio per Internet of Things basato su LTE NB-IoT
Il 75% della rete 4G di TIM, pari a 5.000 comuni, è
già pronta con la tecnologia NB - IoT per offrire al mercato dell’industria
e delle imprese i primi servizi dedicati all’Internet of Things
13 ottobre 2017
- Sono 5.000 i comuni che potranno utilizzare i servizi di nuova generazione
dell’Internet of Things. TIM infatti è pronta ad offrire,
primo operatore in Italia, il servizio commerciale IoT basato sulla tecnologia
LTE, grazie
alla diffusione della tecnologia Narrowband che da fine ottobre sarà disponibile
in oltre il 75% della rete 4G di TIM, che verrà completata entro
il prossimo gennaio.
Si tratta di un nuovo
importante traguardo, dopo quello raggiunto lo scorso aprile, quando TIM - prima
in Italia e tra le prime in Europa - ha
sperimentato in campo il primo contatore dell’acqua intelligente
in grado di inviare automaticamente le misure tramite la rete live NB-IoT,
sperimentazione realizzata da Olivetti, polo digitale del Gruppo TIM, con SMAT,
Società Metropolitana Acque Torino S.p.A..
- La disponibilità
del servizio NB-IoT su tutto il territorio nazionale, resa possibile dall’accelerazione
tecnologica di TIM, abiliterà lo sviluppo commerciale dei servizi a partire
dai contatori intelligenti che consentiranno non solo il monitoraggio in tempo
reale dei consumi e la telegestione delle reti di trasporto e distribuzione di
gas, acqua, energia elettrica, ma anche il tele-riscaldamento e la gestione ambientale.
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- Anticipando alcune delle
capacità consentite dalle future reti 5G, la tecnologia NB-IoT permette
- attraverso uno standard specificato per funzionalità d’uso proprie
dell’Internet of Things - un significativo risparmio dei consumi con una
durata delle batterie degli oggetti connessi di oltre dieci anni e importanti
incrementi delle coperture radio fino a sette volte maggiore rispetto al GSM.
Grazie a quest’ultima caratteristica, l’aggiornamento NB-IoT su tutta
la rete LTE di TIM, che già copre oltre il 97% della popolazione italiana,
renderà entro gennaio il servizio disponibile su tutto il territorio nazionale
anche in aree dove la copertura non sempre è ottimale come sottoscala,
tombini, locali interrati, cantine o box. Inoltre la tecnologia NB-IoT consente
di ottimizzare i costi degli oggetti connessi e garantisce sicurezza e affidabilità
tipiche delle reti mobili su spettro licenziato.
- TIM contribuisce allo
sviluppo di un ecosistema completo e maturo, testando chipset e oggetti intelligenti
dei principali player, per garantire al mercato la piena interoperabilità
con la propria rete e mettendo a disposizione l’Open Lab di Torino a tutti
i partner del settore per integrare questi device e rendere intelligenti gli oggetti
dell’Internet of Things. Il NB-IoT Open Lab di TIM, inaugurato lo scorso
novembre e unico in Italia, ha coinvolto finora 110 aziende con 39 collaborazioni
attive, di cui 12 attività di validazione già concluse.
- NB-IoT costituisce
la prima e fondamentale innovazione tecnologica di rete dedicata all’Internet
of Things sulla quale TIM con Olivetti sta sviluppando un ricco portafoglio di
offerta; a questo faranno seguito altre soluzioni IoT che potranno sfruttare a
pieno la velocità e la bassa latenza delle reti LTE/5G, quali l’automazione
industriale o l’interconnessione fra auto e infrastrutture, per rendere
possibile l’evoluzione verso scenari di autonomous driving, confermando
la leadership del gruppo TIM nell’innovazione digitale.
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