TIM e Vodafone: accordo condivisione Rete Mobile 4G e 5G
- TIM e Vodafone annunciano la firma degli accordi relativi alla condivisione
della componente attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi
della rete 4G e ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture
di rete passive.
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Le due società coopereranno per adeguare le rispettive reti di trasmissione
in fibra per il backhauling mobile.
27 luglio 2019 -
Facendo seguito a quanto comunicato lo scorso 21
febbraio 2019, TIM e Vodafone hanno firmato gli accordi
relativi all’estensione del vigente accordo di condivisione delle infrastrutture
passive con INWIT e per la condivisione della
componente
attiva della rete mobile.
- In merito al progetto
di condivisione delle componenti attive della rete, TIM e Vodafone svilupperanno
congiuntamente l’infrastruttura 5G per una più efficiente
implementazione della nuova tecnologia su un’area geografica più
ampia e ad un costo inferiore.
- Per Vodafone l’accordo
comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti
derivanti dalle sinergie di INWIT. Vodafone riceverà altresì un
corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali
nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per
ridurre il debito.
- Per TIM l’effetto
finanziario delle sinergie attese sarà dell’ordine di oltre 800 milioni
di euro che si aggiungono alle sinergie stimate per la nuova INWIT in termini
di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro
il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità
mentre l’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso
nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.
- Questa operazione consentirà di ridurre sensibilmente il gap di sviluppo
tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese e permetterà
di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative per le imprese.
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- Le due società individueranno
le migliori modalità tecniche e commerciali per l’installazione congiunta
dei propri apparati attivi 5G con esclusione delle grandi città, assicurando
una più ampia e capillare diffusione della nuova tecnologia sul territorio
nazionale. Entrambe le società manterranno una gestione separata della
propria dotazione di frequenze e il controllo della qualità e funzionalità
della propria rete, garantendo la flessibilità necessaria per innovare
e competere sul mercato per soddisfare i bisogni dei rispettivi clienti.
- TIM e Vodafone condivideranno anche gli apparati attivi delle rispettive reti
4G esistenti, per supportare la condivisione attiva della rete 5G.
Inoltre, Vodafone e TIM adegueranno le rispettive reti di trasmissione mobile,
attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità
("Fiber-to-the-Site" o “backhauling”), per trarre pieno
vantaggio dalle caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la
bassa latenza, consentendo maggiori economie di scala.
- In parallelo le due società estenderanno l’attuale accordo di condivisione
delle infrastrutture passive di rete, dagli attuali 10.000 siti a una copertura
su base nazionale, con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo della tecnologia
5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete,
sia in zone urbane sia in aree rurali.
- L’accordo prevede altresì un’operazione societaria articolata
in più fasi, finalizzata al consolidamento delle infrastrutture passive
di rete di Vodafone in INWIT che diventerà così la più grande
Towerco italiana con un portafoglio di oltre 22.000 torri distribuite sull’intero
territorio nazionale, e la seconda a livello europeo.
- Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in
una nuova società che successivamente sarà incorporata in INWIT.
Prima della fusione, INWIT acquisterà una quota della nuova società
in modo che le azioni che Vodafone riceverà con la fusione portino Vodafone
e TIM ad avere la stessa partecipazione del 37,5% nel capitale di INWIT e pari
diritti di governance, controllando congiuntamente INWIT mediante la stipula di
un patto parasociale.
- Le parti sottoscriveranno un accordo di lock-up triennale delle rispettive partecipazioni
e valuteranno una riduzione della loro partecipazione sino al 25% ciascuna.
- Attualmente INWIT è soggetta a direzione e coordinamento di TIM. Dopo
la fusione, Vodafone e TIM non eserciteranno alcuna direzione e coordinamento
su INWIT e controlleranno congiuntamente la società.
- L’operazione è soggetta all’approvazione in assemblea da
parte degli azionisti di minoranza di INWIT (c.d. procedura di “white wash”)
e dunque non prevede offerta pubblica di acquisto sulle azioni di INWIT. Inoltre,
l’operazione non comporta il recesso per gli azionisti della società.
- L’operazione complessiva sarà perfezionata una volta ottenute le
autorizzazioni necessarie.
- Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, ha commentato: “La
conclusione di questa operazione è fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale
e tecnologico del Paese e permetterà di accelerare ulteriormente l’introduzione
del 5G, che già vede l’Italia tra gli Stati più avanzati nella
sperimentazione di questa nuova tecnologia. Grazie a quella che da oggi diventa
la prima Tower Company italiana, saremo in grado di offrire alle famiglie e alle
imprese un accesso privilegiato alla rivoluzione tecnologica appena iniziata.
INWIT supporterà così lo sviluppo economico e industriale del Paese
che sarà in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte
dalla nuova economia digitale”.
- Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia, ha commentato:
‘”Questo accordo consente di accelerare la strategia di sviluppo
del 5G a beneficio dei nostri clienti e dell’intera comunità. Il
5G rappresenta una infrastruttura chiave per la modernizzazione del Paese. Una
piattaforma tecnologica che apre la strada a una nuova era di servizi che renderanno
più efficienti i modelli di business e miglioreranno la produttività
di tutte le filiere, creando i presupposti per una economia digitale più
competitiva. Il modello di condivisione valorizza i vantaggi del 5G e allo stesso
tempo riduce l'impatto sull'ambiente e i costi di implementazione, consentendo
maggiori investimenti in servizi per i clienti”.
Advisor dell’operazione sono stati Banca IMI,
Bank of America Merrill Lynch e Goldman Sachs in qualità di consulenti
finanziari di TIM; Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in qualità
di consulente legale di TIM; UBS in qualità di consulente finanziario di
Vodafone e NCTM di consulente legale di Vodafone.
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