Vodafone:
progetto Diogene per persone affette da Alzheimer
Un Servizio a supporto delle famiglie coinvolte nell’assistenza
di un loro caro affetto da Alzheimer
12 settembre 2012 - Sistemi
di Protezione, in collaborazione con Vodafone Italia e Alzheimer Uniti, lancia
il Progetto Diogene per le
persone affette da Alzheimer, un servizio di geolocalizzazione che permette di
rintracciare in tempi rapidi i malati che si allontanano da soli.
Lo studio ILSA del CNR
sulla demenza evidenzia che oggi in Italia ci siano oltre 700.000 di persone affetta
da Alzheimer. L’80% di queste, secondo l’ultimo rapporto del Censis,
vive in famiglia. La demenza interessa il 6,4% delle persone oltre i 65 anni,
il 7,2% delle donne, il 5,6% degli uomini.
Le persone affette da
Alzheimer, proprio a causa del disorientamento spaziale e del calo funzionale
della memoria dovuto alla loro malattia, corrono il rischio di perdersi o, in
una fase più acuta della patologia, sentono il desiderio di “fuggire”,
rischiando di trovarsi spesso in situazioni delinquenziali. Questo comportamento
mette sotto stress i loro familiari.
Il Progetto Diogene
ha come obiettivo proprio quello di aiutare i familiari a rintracciare in tempi
brevissimi la persona affetta da Alzheimer; offre, infatti, un Servizio di vigilanza
informatica basata sulla tecnologia più avanzata di geolocalizzazione.
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Alla persona affetta da Alzheimer
viene fornito un dispositivo, il “Filo di Arianna”, che, grazie alla
connettività Vodafone, trasmette alla centrale operativa SdP l’esatta
posizione del soggetto in modo tale che gli operatori forniscono tutte le informazioni
necessarie ai familiari, o anche alle Forze dell’Ordine, nella ricerca e
soccorso.
Il dispositivo il “Filo di Arianna”, è composto da un modulo
GPS per la localizzazione attraverso satelliti, e da una SIM per trasmettere i
dati di localizzazione alla Centrale Operativa.
Vodafone fornisce le SIM per la trasmissione dati, su tutto il territorio Nazionale
e si è fatta carico di mettere a punto una serie di protezioni e di controlli
per evitare qualsiasi utilizzo fraudolento delle SIM al di fuori dal dispositivo.
“Il progetto nasce da un’idea semplice quanto innovativa di presidiare,
attraverso dispositivi ad hoc, la quotidianità delle persone affette da
Alzheimer dando, allo stesso tempo, una maggiore tranquillità a coloro
che, definiti “caregiver”, devono garantirne il controllo quotidiano”
ha commentato l’ing. Luciano De Petris, Amministratore Delegato di SDP,
aggiungendo che “La sua peculiarità è nella sinergia tra
l’attività quotidiana di Alzheimer Uniti nel campo specifico e l’esperienza
di SDP, frutto di anni di gestione di servizi in società multinazionali
basati sulle tecnologie più avanzate nel campo informatico, nelle telecomunicazioni
e nel servizi alla clientela”.
“Questo progetto e’ la dimostrazione concreta del forte contributo
che la tecnologia può dare per migliorare la vita delle persone: nel settore
della geolocalizzazione per il pronto intervento, delle applicazioni per disabili
o del mobile health.” – ha affermato Sabrina Baggioni, Direttore
Marketing Corporate di Vodafone Italia – “Come Vodafone stiamo
lavorando in questo senso sviluppando soluzioni di immediato utilizzo in mobilità,
che possano consentire il monitoraggio costante e l’assistenza ai malati
e alle persone in difficoltà”.
“Il Progetto Diogene va incontro ai caregiver, per alleviarli in
uno dei più onerosi compiti assistenziali, quello della vigilanza, stimata
proprio dallo studio Censis in 13 ore di media al giorno. La speranza è
che le Istituzioni siano in grado di farsi carico di questi oneri, per lo meno
per le famiglie in difficoltà.” questo il commento della Prof.ssa
Luisa Bartorelli, Presidente di Alzheimer Uniti.
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