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Zelig
in Tour a Milano: continua la raccolta fondi a favore del Cesvi con il Super Messaggio
Solidale di Vodafone Omnitel Raccolti
76.000 SMS solidali
Milano,
16 settembre 2002 - Vodafone Omnitel e Zelig saranno nuovamente insieme, il 17
settembre al Vigorelli per la tappa milanese dello Zelig Tour, per raccogliere
fondi a favore del CESVI, organizzazione umanitaria italiana indipendente, a sostegno
della campagna "Fermiamo l'AIDS sul nascere". Vodafone Omnitel sostiene
il CESVI attraverso il Super Messaggio Solidale dal marzo 2002 e da questa estate
insieme a Zelig, in occasione dello Zelig Tour, che a sua volta sostiene l'associazione
dal 1998. Vodafone Omnitel, grazie anche alla preziosa collaborazione di Zelig
e a precedenti iniziative, ha raccolto circa 76.000 Super Messaggi Solidali. Bisio
durante lo spettacolo al Vigorelli, come durante tutti gli spettacoli del Tour,
inviterà gli spettatori a contribuire alla campagna umanitaria "Fermiamo
l'AIDS sul nascere" inviando un Super Messaggio Solidale (SMS) al numero
4333253. Il Super Messaggio Solidale è un semplice SMS a cui viene attribuito
il valore di 1 euro, diventando così non solo lo strumento di comunicazione
più utilizzato del momento, ma anche un nuovo modo di donare capace di
avvicinare anche i più giovani ai temi del terzo settore, con un gesto
semplice e quotidiano. L'iniziativa con Zelig diventa quindi un'ottima occasione
per far conoscere ad un pubblico eterogeneo una nuova modalità di contribuire
alle cause del terzo settore. Ogni messaggio costa 1 EUR: l'importo sarà
devoluto (Iva esclusa) al CESVI senza costi aggiuntivi e senza ricavi da parte
di Vodafone Omnitel. Il servizio consente di inviare uno o più messaggi
solidali (di 160 caratteri) e di ricevere un SMS informativo sulle attività
svolte dal CESVI. Il contenuto dell'SMS é libero ed é una scelta
del donatore raccontare in 160 caratteri il proprio pensiero solidale. Vodafone
Omnitel raccoglierà i "pensieri della solidarietà" che
verranno pubblicati su www.vodafoneomnitel.it in forma anonima. La campagna
del CESVI ha l'obiettivo di prevenire la trasmissione dell'HIV dalle mamme ai
bambini nell'Africa subsahariana attraverso un programma di prevenzione, di cura
farmacologica, di sostegno psicologico alla mamma e di assistenza alimentare al
neonato. Esiste un antiretrovirale, la nevirapina, composto chimico a basso
costo, che, somministrato alla mamma al momento del parto e poi al neonato subito
dopo la nascita, può salvare il bambino, diminuendo drasticamente le possibilità
di contagio. Il progetto "Fermiamo l'AIDS sul nascere", è
stato avviato dal CESVI nel marzo 2001 nell'ospedale Saint Albert, nel distretto
di Centenary, in Zimbabwe. Da marzo a oggi sono state coinvolte nel programma
salva-vita del CESVI circa 1200 donne incinte, la nevirapina è stata somministrata
a 233 partorienti e ai rispettivi neonati e oltre 3.500 persone hanno partecipatoa
incontri di informazione e prevenzione. La prima donna che si è sottoposta
alla profilassi preventiva presso l'Ospedale Saint Albert ha partorito il 9 maggio
2001 un bambino di 3,8 kg: l'ha chiamato Takunda, nome che nella lingua locale
significa: "Abbiamo vinto". A maggio 2002 Takunda ha vinto la sua lotta,
è sano. Da altri Paesi dell'Africa a sud del Sahara - Swaziland, Zambia,
Mozambico e Congo - arrivano al CESVI richieste per avviare iniziative analoghe. L'organizzazione
italiana è pronta. Ha esteso a livello nazionale il progetto in Zimbabwe
con altre 7 strutture ospedaliere sparse in tutto il Paese. E in Sudafrica, nelle
periferie poverissime di Western Cape Town, provincia in cui il governo ha autorizzato
l'uso della nevirapina, sta decollando l'attività di sensibilizzazione
e prevenzione.
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