Vodafone Italia: bilancio 2007-2008, oltre 30 mln clienti (+9.7%)
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Ricavi stabili (+0.6%) , bene Banda Larga mobile (+38,8%)
- Bertoluzzo: sfidante per l’industria, nel quadro regolatorio opportunità
di sviluppo per Tlc Mobili, mercato da aprire nelle Tlc Fisse
27 maggio 2008 - Vodafone Italia chiude l’anno fiscale al 31 marzo 2008
raggiungendo i 30.011.000 clienti mobili in crescita del 9,7% rispetto al 31 marzo
2007 grazie ad attivazioni nette pari a 2.646 mila unità; la media dei
clienti abbonati, consumer e business, aumenta nello stesso periodo del 23.2%.
Attraverso l’acquisizione di Tele2, perfezionata nel mese di dicembre 2007,
a fine marzo 2008 Vodafone Italia registra anche 557 mila clienti in banda larga
e 834 mila clienti diretti in unbundling, in crescita rispettivamente del 9% e
del 14,6% su dicembre 2007.
I ricavi da servizi sono pari a 7.862 milioni di euro, stabili rispetto a marzo
2007 (+0,6%), con ricavi totali a 8.159 milioni di euro (+0,4%), anche grazie
al contributo proveniente dall’acquisizione di Tele2; al netto di tale contributo,
i ricavi da servizi registrano invece un calo del 2.0%, in recupero dopo l’eliminazione
dei costi di ricarica avvenuta a fine febbraio 2007 grazie ad una buona crescita
dei volumi di traffico e al forte sviluppo della larga banda mobile.
Sulla voce, le nuove tariffe, le offerte dedicate a specifici segmenti di clientela
ed il focus sui clienti ad alto valore hanno stimolato l’incremento dei
volumi totali di traffico del +15.5%. Nonostante la forte crescita in volumi (passati
da 42,2 a 48,7 miliardi di minuti) i ricavi da traffico voce si attestano a 5.844
milioni di euro con un calo del 7,9% dovuto alla riduzione dei prezzi spinta dalla
competizione tra operatori, all’incidenza dell’eliminazione dei contributi
di ricarica e al calo delle tariffe di terminazione e di roaming.
Il calo dei ricavi voce è stato quasi completamente compensato dalla crescita
dei ricavi dati e messaggistica, aumentati del 22,6% a 1.770 milioni di euro,
con un’incidenza sui ricavi da servizi che arriva al 22,5% contro il 18,4%
di marzo dello scorso anno, raggiungendo il 23,1% nel trimestre a marzo 2008.
I ricavi da messaggistica sono cresciuti del 17.2%, grazie alle offerte commerciali
rivolte soprattutto ai giovani e che incentivano l’uso dei messaggi con
volumi crescenti e a prezzi sempre piu’ bassi.
I ricavi da servizi multimediali e da banda larga mobile hanno mostrato una significativa
crescita al +38,8%, in forte accelerazione nel secondo semestre a +41,4%. Tale
crescita e’ stata sostenuta anche dall’aumento dei i telefoni e delle
connect card UMTS/HSDPA che al 31 Marzo 2008 si attestavano a 7.683.000 unita’
registrate sulla rete Vodafone, in crescita del 57% rispetto all’anno precedente
anche grazie al particolare successo della Vodafone Internet Key.
L’EBITDA si attesta a 3.980 milioni di euro, in calo del 3.4% a causa essenzialmente
della riduzione dei prezzi, dell’effetto della eliminazione dei contributi
di ricarica e della riduzione delle tariffe di terminazione a fronte dei quali
l’azienda ha continuato ad investire in servizio ed innovazione. L’EBITDA
ha anche registrato un beneficio straordinario riguardante la revisione degli
accordi per le royalties sul marchio. L’EBITDA in percentuale dei ricavi
totali dell’anno è pari al 48.7%. Escludendo il contributo di Tele2,
l’EBITDA in percentuale dei ricavi totali si attesta a 50.1% L’EBIT
(utile prima degli oneri finanziari e tasse) è diminuito del 3.8%.
“Vodafone
Italia – ha commentato l’Amministratore Delegato, Paolo Bertoluzzo
- ha fatto bene in un anno difficile per il settore delle comunicazioni mobili,
caratterizzato da una forte discesa dei prezzi determinata da un’intensa
competizione, dall’eliminazione dei costi di ricarica e dagli interventi
regolatori sulla terminazione e sul roaming. L’aumento di quota sui clienti
di alto valore, la forte crescita dei volumi di traffico voce e SMS, il successo
della banda larga mobile e la crescita nel mercato delle aziende ci hanno consentito
di contenere il calo dei ricavi e dei margini e di sostenere i nostri investimenti
in servizio e innovazione, inclusa l’acquisizione di Tele2.
I risultati di quest’anno ci incoraggiano a proseguire nella strategia tracciata,
con tre obiettivi: consolidare i ricavi nella telefonia mobile tradizionale, guidare
lo sviluppo della larga banda mobile ed portare innovazione e concorrenza nella
telefonia fissa. In questo contesto, il quadro delineato dal regolatore va nella
giusta direzione per il rafforzamento e lo sviluppo,dell’industria delle
comunicazioni mobili italiana, sempre piu’ leader in Europa. Confidiamo
in una rigorosa applicazione ed evoluzione delle regole anche nella telefonia
fissa, a beneficio del mercato e a tutela degli investimenti che stiamo facendo”.
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