Wind, al via nuovo progetto di strategia industriale
Nessuno spin off della rete, ma attenzione ai costi e al
consolidamento di produttività e qualità. L’AD Ibarra: “le
persone rappresentano il valore strategico più importante di un’azienda”
12 ottobre 2012 - Wind ha varato
un nuovo piano di strategia industriale, alternativo all’ipotesi, dello
scorso anno, che
prevedeva l’esternalizzazione di circa 1.700 dipendenti che gestiscono le
attività e la manutenzione della rete. Il progetto si pone l’obiettivo
di migliorare la qualità del servizio e di valorizzare il know-how dell’azienda.
Per Maximo Ibarra, amministratore
delegato di Wind, “le persone rappresentano il più importante
valore strategico di un’azienda, mentre i progetti di outsourcing portano
benefici solo nel breve e non nel medio-lungo termine. E noi siamo qui, precisa,
per continuare ad essere protagonisti del mercato”.
L’accordo
strategico, siglato con le più importanti Organizzazioni Sindacali, presso
il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede una nuova organizzazione e nuovi
processi della rete che consentiranno incrementi di produttività e significativi
recuperi di efficienza. Wind realizzerà risparmi strutturali che richiederanno
un impegno da parte di tutti i dipendenti per garantire il raggiungimento degli
obiettivi di crescita, stabilità, qualità e profittabilità.
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Wind,
anche se negli ultimi anni ha registrato performance positive in controtendenza
rispetto all’andamento del mercato italiano, con il nuovo assetto, intende
prepararsi “in anticipo” per affrontare al meglio le sfide future
nel difficile contesto macroeconomico, regolamentare e di calo dei consumi.
In particolare, ritiene di poter sostenere, anche con maggiore determinazione,
la forte pressione competitiva e l’intenso volume di investimenti necessari
alla realizzazione della rete mobile Lte e di quella fissa a banda larga.
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