Wind:
mandato per quotazione, Enel acquista Ipse
Mandato del Cda a Scaroni per la
quotazione di Wind. Entro primavera incarico ad Advisors. Enel rafforza Wind con
acquisizione di Ipse.
Roma, 24
dicembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel, riunitosi oggi
sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha esaminato i piani di sviluppo di Wind,
già presentati nel vertice strategico del 12 novembre scorso a Venezia.
L’amministratore
delegato, Paolo Scaroni, ha riferito al Consiglio sugli incontri avuti con alcuni
investitori interessati ad entrare nel capitale di Wind.
Il Consiglio, di conseguenza,
ha dato mandato all’amministratore delegato di proseguire nella strada,
già indicata ai mercati finanziari, di una IPO di Wind entro i prossimi
20 mesi. A riguardo, entro la primavera prossima, saranno scelti gli advisor finanziari
e legali e attivate tutte le procedure necessarie per la quotazione.
La scelta strategica
dell’IPO è stata ribadita dal Consiglio di Enel anche alla luce dei
buoni risultati operativi della società e dei piani di sviluppo previsti
per il futuro.
Wind conferma la sua
storia di start-up di successo. Nei primi 9 mesi di quest’anno è
stato registrato un fatturato di 3,5 miliardi di euro, con un ebitda di 1,2 miliardi
di euro. Wind ha oggi 11,5 milioni di clienti nel segmento mobile, 2,5 nel fisso
ed è leader di mercato con il suo portale Libero. Nel 2004, in anticipo
rispetto alle previsioni annunciate ai mercati, Wind genererà cassa positiva
dopo gli interessi e gli importanti investimenti sostenuti nell’anno.
Il Consiglio di Enel,
al fine di rafforzare Wind sul mercato e di offrire un servizio sempre migliore
ai clienti, ha approvato la stipula di un accordo per l’acquisizione dell’intero
capitale di IPSE, operatore telefonico titolare di frequenze UMTS, a un prezzo
massimo di 792 milioni di euro.
Tale acquisizione consentirà
a Wind di utilizzare ulteriori frequenze Umts per ottimizzare le proprie strutture
di terza generazione mobile ed ampliare ulteriormente la gamma dei servizi offerti
ai propri clienti.
Enel venderà
poi le rimanenti frequenze agli altri operatori di telefonia mobile, per rispettare
i criteri di ripartizione seguiti dalle Autorità delle Comunicazioni e
dall’Antitrust in sede di assegnazione delle frequenze, allo scopo di garantire
un equilibrato sviluppo della concorrenza nel settore.
L’accordo, la
cui stipula è prevista entro la fine del 2004, presuppone la definizione
del contenzioso relativo al pagamento delle frequenze assegnate a IPSE, nonché
una risposta positiva all’interpello già presentato all’Agenzia
Generale delle Entrate in merito alla deducibilità fiscale delle perdite
della società.
L’acquisizione
è altresì sottoposta ad alcune condizioni risolutive destinate a
far venir meno gli effetti dell’accordo qualora una serie di eventi non
dovessero realizzarsi entro il 30 giugno 2005. Tali eventi comprendono, tra l’altro,
l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle diverse Autorità
competenti. In particolare, l’autorizzazione per Enel a cedere e affittare,
secondo quanto sopra indicato, le frequenze di IPSE.
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