Wind, Ibarra: nel mercato del fisso nessuna concorrenza
31
dicembre 2012 - "Nella rete fissa concorrenza del tutto assente, l'authority
intervenga" lo afferma l'amministratore delegato di Wind,
Maximo Ibarra, in una intervista al Corriere della Sera. D'altra parte Ibarra
che, non è un mistero, punta a sfidare Telecom sul mercato consumer della
rete mobile, ha dalla sua parte un documento molto importante pubblicato dall'Antitrust
da poche settimane: a chiusura di un'indagine durata due anni, gli esperti dell'Agcom
hanno scritto nero su bianco che "le condotte di Telecom hanno compromesso
la capacità competitiva di concorrenti efficienti" sulla rete
fissa. Ibarra ritiene, in particolare, "eccessivo il canone da versare
a Telecom". E chiede, pertanto, un intervento per un canone unbundling
più basso di 9,26 euro.
"C'è qualcosa che non va, spiega, se la voce di costo più
importante per l'azienda è quella che va a Telecom, più alta anche
di quella del personale. Non è un problema di buoni o cattivi ma sarebbe
un peccato per il Paese perdere la concorrenza vitale di Infostrada".
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Circa l'idea
di Bassanini per una società unica delle rete, Ibarra si dice d'accordo
a "conferire degli asset", purchè, precisa, "la
società abbia una governance ben costruita per permettere parità
di accesso a tutti gli operatori sia per il rame che per la fibra".
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